Milano, 5 novembre 2025 – Nella notte Vincenzo Lanni, 59 anni, bergamasco, ha ammesso di aver accoltellato Anna Laura Valsecchi ieri mattina in piazza Gae Aulenti, cuore pulsante della Milano economica. L’uomo ha detto agli investigatori di aver scelto quel luogo per lanciare un messaggio, non per prendere di mira la persona. La donna, manager di Finlombarda, è stata ferita poco prima di entrare nella torre B di Unicredit. Secondo la polizia, Lanni avrebbe agito spinto da una “profonda insofferenza” per un licenziamento subito dieci anni fa. La vittima è ancora ricoverata in rianimazione all’ospedale Niguarda.
La confessione: un piano con un obiettivo chiaro
Di fronte al pubblico ministero, Lanni ha parlato con chiarezza. Ha detto di aver studiato l’attacco, almeno per quanto riguarda il luogo. “Volevo colpire un posto che rappresentasse il potere economico”, avrebbe raccontato durante l’interrogatorio. La scelta di piazza Gae Aulenti non è stata casuale: “È un simbolo di una Milano che non sento più mia”, ha spiegato. La vittima, invece, non era stata scelta in anticipo. “Non la conoscevo”, ha ammesso. Dalle indagini emerge che Lanni avrebbe provato a fermare un’altra donna poco prima, ma lei si è allontanata velocemente. Solo dopo ha incrociato Anna Laura Valsecchi.
Il movente: una rabbia che covava da anni
Lanni ha raccontato di una rabbia accumulata nel tempo, soprattutto dopo il licenziamento da una società di informatica nel 2014. Un colpo duro, che non ha mai superato. “Quella ferita non si è mai chiusa”, avrebbe confidato. Negli ultimi mesi la situazione è peggiorata: giovedì scorso era stato allontanato da una comunità di recupero nel Varesotto per “cattiva condotta”. Un doppio colpo che, secondo gli investigatori, ha fatto scattare la tragedia.
Un precedente inquietante
Non è la prima volta che Lanni compie un gesto del genere. Nel 2015 aveva ferito con un coltello due anziani scelti a caso, sempre in Lombardia. All’epoca era stato ritenuto parzialmente incapace di intendere e volere, e condannato a una pena detentiva. Dopo aver scontato la pena, aveva iniziato un percorso di reinserimento proprio nella comunità da cui è stato espulso pochi giorni fa. Un percorso che si è interrotto bruscamente ieri mattina.
Le condizioni della vittima e l’intervento delle forze dell’ordine
Anna Laura Valsecchi, 47 anni, resta in rianimazione all’ospedale Niguarda. Le sue condizioni sono stabili, ma gravi. È stata colpita con violenza all’addome e al torace. “Sta lottando”, hanno riferito fonti ospedaliere nel pomeriggio. Sul posto sono arrivati gli agenti della Questura e il 118 poco dopo le 8.30. La zona, normalmente molto frequentata nelle ore di punta, è rimasta chiusa e transennata fino a metà mattinata.
Reazioni dal quartiere e dalla città
L’aggressione ha scosso chi lavora nelle torri e chi abita attorno a Porta Nuova. “Non ci sentiamo più sicuri”, ha detto una dipendente di un’azienda vicina, mentre un passante ha raccontato: “Ho visto la polizia correre in piazza, c’era confusione”. Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso vicinanza alla vittima e alla sua famiglia: “Milano non può accettare che succedano queste cose”, ha detto nel primo pomeriggio.
Cosa succede adesso
Lanni è stato portato al carcere di San Vittore in attesa dell’udienza di convalida. Gli inquirenti stanno ricostruendo i suoi ultimi movimenti e controllando se ci siano legami con altri episodi simili. Il fascicolo è nelle mani del pm Francesca Crupi della Procura di Milano. Fonti investigative escludono la presenza di complici: avrebbe agito da solo.
Il caso riporta al centro il tema della sicurezza nelle zone più frequentate della città e la gestione di persone con precedenti psichiatrici. Un problema che, come sottolineano operatori sociali, ha bisogno di risposte serie e durature, non solo di interventi d’emergenza.
