Roma, 5 novembre 2025 – L’Istituto nazionale tributaristi (Int) ha presentato una memoria dettagliata al presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana, durante l’audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera sulla Legge di Bilancio 2026. Il documento, firmato dal presidente Riccardo Alemanno, dal vicepresidente Giuseppe Zambon e dal consigliere Salvatore Cuomo, mette l’accento sulla necessità di garantire equità nella tutela dei professionisti in caso di malattia, infortunio o maternità a rischio, senza distinzioni tra chi fa parte di associazioni e chi è iscritto agli ordini.
Tutela paritaria: la richiesta che non può più aspettare
La memoria dell’Int si inserisce in una richiesta comune fatta dalle principali confederazioni delle associazioni professionali – Assoprofessioni, Colap, Confassociazioni, Confcommercio Professioni e Cna Professioni – che hanno inviato una nota congiunta a Governo e Parlamento. Nel mirino c’è l’articolo 1 comma 933 lettera a) della Legge n.234 del 30 dicembre 2021, che oggi tutela solo i professionisti iscritti agli ordini. “Spero davvero che venga finalmente accolta la richiesta di estendere la tutela ai professionisti associativi”, ha detto Alemanno, definendo l’attuale distinzione “una discriminazione incomprensibile”.
Nel documento si chiede di superare una fase sperimentale che, secondo le associazioni, dura ormai da quattro anni. “La fase sperimentale è stata superata da tempo”, ha aggiunto Alemanno, ringraziando Deiana per aver coordinato la stesura della richiesta condivisa.
Cosa dice l’Int sulla Manovra 2026
Nel testo consegnato alle Commissioni, l’Int passa in rassegna diversi punti della Manovra 2026. Il rispetto del tetto al disavanzo di bilancio viene valutato positivamente, ma si segnala come questo limiti gli interventi a favore di famiglie e imprese. Tra gli articoli analizzati ci sono quelli sulle locazioni brevi, la disciplina dei dividendi, il regime forfettario e la cosiddetta rottamazione quinquies.
Ci sono anche osservazioni sulle misure contro le violazioni in materia di IVA e sulle compensazioni indebite. Un focus particolare è riservato all’articolo 129 comma 10, che impone ai liberi professionisti di essere in regola con tasse e contributi per poter incassare dai pagamenti pubblici. L’Int condivide l’obiettivo della norma, ma chiede più chiarezza su come applicarla.
Proposte concrete per famiglie e semplificazione
Oltre a chiedere tutele per i professionisti, la memoria dell’Int avanza due proposte rivolte alle famiglie. La prima riguarda il potenziamento del fondo famiglia, che verrebbe finanziato con un contributo progressivo sugli accertamenti definitivi. La seconda apre alla possibilità di compensare le imposte tra i componenti dello stesso nucleo familiare. Secondo i tributaristi, questa misura potrebbe alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie italiane.
Sul fronte della semplificazione, l’Int propone emendamenti che non pesano sulle casse dello Stato, ma che renderebbero più semplice il lavoro dei professionisti. “La richiesta congiunta delle cinque confederazioni delle associazioni professionali riconosciute dalla Legge 4/2013 manda un segnale chiaro al mondo politico”, ha sottolineato Alemanno.
Il dialogo con le istituzioni e cosa aspettarsi
La memoria è stata ufficialmente depositata in Commissione Bilancio e sarà valutata nel corso dell’esame della Legge di Bilancio 2026. Durante l’audizione, il presidente Deiana ha presentato le principali richieste delle associazioni, insistendo sulla necessità di una tutela più ampia e inclusiva.
Fonti parlamentari riferiscono che il dibattito sulle modifiche all’articolo 1 comma 933 è ancora aperto. Non si escludono aggiustamenti nelle prossime settimane, anche sotto la spinta delle categorie professionali. “Ringrazio il presidente Deiana per avermi affidato il coordinamento della richiesta congiunta”, ha concluso Alemanno. “Spero davvero che venga accolta”.
La questione della tutela dei professionisti associativi resta al centro del confronto sulla Manovra. Solo nei prossimi giorni si capirà se il Parlamento darà seguito alle richieste di Int e delle altre confederazioni, facendo un passo avanti verso una maggiore giustizia per tutti i professionisti.
