Washington, 5 novembre 2025 – Ieri sera, con un post su Truth Social, Donald Trump ha annunciato la sua scelta: Jared Isaacman sarà di nuovo il prossimo amministratore della NASA. Dopo mesi di incertezza, questa decisione segna un dietrofront importante. A giugno, infatti, Trump aveva ritirato la nomina di Isaacman a causa di un duro scontro con Elon Musk, amico personale del candidato e imprenditore di spicco. Ora, a cinque mesi di distanza e dopo un riavvicinamento tra i due miliardari, la Casa Bianca cambia idea.
Trump riporta Isaacman al timone della NASA
“Sean Duffy ha fatto un ottimo lavoro come amministratore ad interim della NASA. Stasera sono felice di nominare Jared Isaacman, un leader aziendale, filantropo, pilota e astronauta, come nuovo amministratore della NASA”, ha scritto Trump poco dopo le 20 ora locale. Il messaggio, pubblicato sulla sua piattaforma social, ha subito catturato l’attenzione di politici e esperti del settore spaziale.
Isaacman, 42 anni, è conosciuto soprattutto per aver guidato la missione Inspiration4 nel 2021, la prima spedizione orbitale composta interamente da civili. È fondatore di Shift4 Payments, una società che si occupa di pagamenti digitali, e ha una lunga collaborazione con SpaceX e con Musk stesso. Fonti vicine alla Casa Bianca raccontano che è stato proprio Musk a spingere per la sua candidatura fin dall’inizio.
Il dietrofront dopo lo scontro con Musk
La nomina di Isaacman era stata bloccata a giugno, quando il rapporto tra Trump e Musk si era incrinato per divergenze su politiche industriali e gestione dei contratti federali. In quel periodo, Trump aveva scelto di affidare la guida della NASA a Sean Duffy, ex deputato e figura nota nel partito repubblicano. Ma nelle ultime settimane, grazie anche a pressioni da parte dell’industria e a incontri riservati, i rapporti tra i due miliardari si sono rinsaldati.
Una fonte della Casa Bianca, che ha preferito restare anonima, ha spiegato che “la scelta di Isaacman è un segnale di apertura verso il settore privato, in particolare verso SpaceX”. Trump ha sottolineato che “la passione di Jared per lo spazio, la sua esperienza da astronauta e la sua voglia di superare i limiti dell’esplorazione, scoprire i misteri dell’universo e spingere la nuova economia spaziale lo rendono la persona giusta per guidare la NASA in un’era nuova e ambiziosa”.
Le sfide che attendono la nuova guida
L’arrivo di Isaacman alla NASA arriva in un momento delicato. Nei prossimi mesi si deciderà molto sul programma Artemis, che punta a riportare astronauti sulla Luna entro il 2028. Sul tavolo restano anche questioni aperte legate alle collaborazioni con aziende private per il trasporto nello spazio e lo sviluppo di stazioni commerciali.
Per molti esperti, la scelta di un imprenditore come Isaacman potrebbe spingere la NASA a lavorare ancora di più con il settore privato. “Isaacman conosce bene sia il mondo del business che quello della scienza”, ha detto ieri sera Lori Garver, ex vice amministratrice dell’agenzia. “Potrebbe essere la figura giusta per accompagnare la NASA in un momento di grandi cambiamenti”.
Reazioni e cosa aspettarsi
Le reazioni sono arrivate subito, da Houston a Cape Canaveral, dove la comunità scientifica guarda al ritorno di Isaacman con curiosità e qualche cautela. “È un uomo d’azione”, ha detto un ingegnere del Johnson Space Center. “Ma dovrà anche mostrare di saper ascoltare chi lavora da anni nell’agenzia”.
Intanto, Elon Musk si è limitato a un breve messaggio su X (ex Twitter): “Buona fortuna Jared!”. Segno che il gelo tra i due imprenditori è ormai sciolto. Ora la nomina dovrà passare al vaglio del Senato nelle prossime settimane. Solo allora si capirà se la NASA prenderà davvero una nuova strada sotto la guida di Isaacman.
