Milano, 6 novembre 2025 – In avvio di seduta, l’euro ha guadagnato terreno sul dollaro statunitense, toccando quota 1,1508 alle 9:15 sui mercati europei, con un rialzo dello 0,13% rispetto alla chiusura di ieri. Sul fronte asiatico, invece, la moneta unica resta praticamente ferma contro lo yen giapponese, che si attesta a 177,19 (+0,04%). Un inizio piuttosto cauto, riflesso della prudenza degli investitori in attesa dei dati economici in arrivo nei prossimi giorni.
Euro-Dollaro: perché l’euro ha messo il turbo?
Secondo gli esperti sentiti da alanews.it, la leggera spinta dell’euro contro il dollaro è legata soprattutto alle attese sui dati sull’inflazione negli Stati Uniti, che verranno pubblicati domani. “Il mercato si muove con passi piccoli – ha commentato un analista di Piazza Affari, che ha preferito restare anonimo – aspettiamo i numeri veri per vedere movimenti più decisi”. Per ora, il cambio euro-dollaro si muove in una zona di “equilibrio”, senza scossoni da settimane.
Euro-Yen: quiete piatta sui mercati asiatici
Sul fronte asiatico, la situazione è ancora più tranquilla. L’euro resta stabile contro lo yen, con una variazione davvero marginale dello 0,04%. A Tokyo, dove le contrattazioni sono partite alle 2:00 ora italiana, il clima è di attesa e prudenza. “Gli investitori giapponesi osservano da vicino le mosse della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve”, spiega un operatore della filiale Nomura di Milano. Per ora, nessuna volatilità degna di nota.
Cosa muove i cambi? I fattori dietro la calma
Dietro questi piccoli movimenti ci sono diversi elementi. Da una parte, la Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare fermi i tassi di interesse, rassicurando così i mercati. Dall’altra, la Federal Reserve americana ha fatto capire che non ci saranno aumenti imminenti, almeno fino a quando l’inflazione non darà segnali più chiari. “Siamo in una fase di attesa”, riassume un economista del Centro Studi Prometeia. Nel mirino degli operatori ci sono anche i dati sul PIL dell’Eurozona, attesi per venerdì.
Sale operative tra prudenza e attesa
Nelle sale operative di Milano e Francoforte il clima è di cautela. “Oggi non ci aspettiamo scossoni”, confida al telefono un trader di una banca tedesca poco dopo l’apertura. Il volume degli scambi è nella norma, senza picchi particolari. Solo qualche movimento tecnico all’avvio, poi calma piatta. Gli occhi restano fissi sulle prossime mosse delle banche centrali e sui dati macro in arrivo.
Cosa significa per imprese e risparmiatori
Per le aziende italiane che esportano negli Stati Uniti o in Giappone, questi piccoli movimenti del cambio sono poco rilevanti nel breve periodo. “Un euro stabile aiuta a programmare meglio i prezzi”, spiega il responsabile export di una media impresa meccanica lombarda. Anche per i risparmiatori con fondi in valuta estera la situazione resta tranquilla: nessun segnale di tensione o rischi imminenti.
Il futuro del cambio: cosa aspettarsi
Gli analisti sono d’accordo: salvo sorprese dai dati su inflazione e crescita, il cambio euro-dollaro dovrebbe rimanere sui livelli attuali anche nei prossimi giorni. “Solo un dato inatteso potrebbe cambiare le carte in tavola”, sottolinea un gestore di fondi contattato da alanews.it. Per ora, dunque, la parola d’ordine è prudenza. E tutti con lo sguardo puntato sui dati che arriveranno tra domani e venerdì.
