Parigi, 6 novembre 2025 – Il satellite Sentinel-1D è entrato in orbita la sera del 4 novembre, alle 22:02 ora italiana, dopo il lancio dalla base europea di Kourou, in Guyana Francese. Un passo importante per il programma europeo Copernicus, promosso dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che punta a rafforzare il monitoraggio della Terra e a garantire continuità nei servizi legati all’ambiente e alla sicurezza.
Sentinel-1D completa la rete europea di sorveglianza
Il lancio, affidato al nuovo razzo Ariane 6, ha portato il satellite in orbita in poco più di mezz’ora. Il segnale è stato ricevuto da Terra circa un’ora dopo il distacco dall’ultimo stadio del razzo. “Questo lancio con Ariane 6 è un momento chiave per l’ESA, perché completa la missione Sentinel-1 di Copernicus. Presto Sentinel-1D sarà operativo, insieme a Sentinel-1C”, ha detto Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di Osservazione della Terra dell’ESA. Per lei, mantenere la continuità del servizio “è fondamentale per affrontare le sfide globali che ci aspettano”.
La serie Sentinel-1 è il cuore della strategia europea per il monitoraggio ambientale. Con Sentinel-1D, la costellazione si arricchisce di un altro strumento capace di fornire dati radar precisi su movimenti delle calotte glaciali, condizioni delle foreste e cambiamenti del suolo. Un aiuto concreto per enti pubblici e privati attivi in agricoltura, meteorologia e sicurezza.
L’Italia protagonista nella missione
L’Italia ha giocato un ruolo importante in questa missione. Sentinel-1D è stato costruito sotto la guida di Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), con stabilimenti a Roma, Milano e L’Aquila. Leonardo ha fornito componenti chiave per il satellite, mentre Telespazio ed e-Geos – quest’ultima insieme all’Agenzia Spaziale Italiana – si sono occupate delle infrastrutture a terra e dei servizi di elaborazione dati.
“L’osservazione della Terra è un settore strategico per capire e affrontare le sfide globali del pianeta”, ha sottolineato Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo. Il programma Copernicus, ha aggiunto, “è il più grande al mondo per osservare il nostro pianeta dallo spazio. L’arrivo di Sentinel-1D conferma la forza e l’innovazione dell’Europa in questo campo”.
Ariane 6: il nuovo volto del lancio europeo
Il lancio di Sentinel-1D è stato possibile grazie al nuovo razzo europeo Ariane 6, al suo quarto volo operativo. I motori laterali del razzo – i cosiddetti booster – sono prodotti dall’italiana Avio, un segno del ruolo centrale dell’industria nazionale nello spazio europeo. Per David Cavaillolès, Ceo di Arianespace, “con questa missione abbiamo portato in orbita sette satelliti Sentinel per il programma Copernicus, simbolo dell’impegno europeo sull’ambiente”. Un segnale chiaro, secondo Cavaillolès, di come lo spazio possa servire la vita sulla Terra e le ambizioni europee.
Lanciato nel 2014, il programma Copernicus si è imposto come uno dei principali sistemi al mondo per l’osservazione ambientale. I dati raccolti dai satelliti Sentinel sono usati ogni giorno da enti pubblici, ricercatori e aziende per seguire i cambiamenti climatici, prevenire disastri naturali e gestire meglio le risorse.
Dati radar per l’ambiente e la sicurezza
Secondo l’ESA, i cittadini europei potranno beneficiare direttamente dei dati di Sentinel-1D. “La missione fornirà dati radar precisi, affidabili e utilizzabili sui movimenti delle calotte glaciali, sugli ecosistemi forestali, sui movimenti del suolo e molto altro”, ha spiegato Cheli. Queste informazioni saranno accessibili anche a ricercatori e operatori privati attraverso piattaforme dedicate.
Il prossimo passo è la messa in servizio operativa del satellite, prevista nelle prossime settimane dopo una serie di test in orbita. Solo allora Sentinel-1D potrà affiancare Sentinel-1C e garantire una copertura radar continua del pianeta.
Con questo lancio, l’Europa rafforza la sua posizione nel settore spaziale globale. Un risultato che nasce dalla collaborazione tra istituzioni pubbliche e industria privata, pronta a fronteggiare le sfide ambientali con strumenti sempre più avanzati e una visione condivisa.
