Roma, 6 novembre 2025 – Una tempesta geomagnetica di livello G3 sta scuotendo la Terra da questa mattina, con possibili effetti che potrebbero durare anche domani, 7 novembre. La scala va da G1 a G5, e la notizia arriva dalla Noaa, l’agenzia americana che tiene d’occhio il Sole e le sue conseguenze sul nostro pianeta. Gli esperti avvertono: questa tempesta potrebbe creare problemi alle linee elettriche e alle comunicazioni satellitari, compresi i sistemi di navigazione Gps. E non è tutto: le aurore polari potrebbero farsi vedere anche in zone dove di solito non si vedono.
Tempesta geomagnetica in arrivo: cosa sta succedendo
Il campo magnetico terrestre è stato “fortemente disturbato” fin dalle 9 di questa mattina, ora italiana. A dirlo è Mauro Messerotti, professore di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste: “Da stamattina alle 9 il campo geomagnetico è a livelli forti, con una tempesta di classe G3”. Ma la situazione non è nata oggi. “Da ieri pomeriggio – spiega Messerotti – abbiamo visto disturbi più leggeri, con tempeste di classe G1 e G2”.
Dietro tutto questo c’è un aumento dell’attività solare. Negli ultimi giorni il Sole ha lanciato diversi brillamenti e getti di materiale coronale (Cme) che viaggiano fino a noi. Solo il 5 novembre sono stati contati “15 brillamenti a raggi X di classe C e 3 di classe M”. Stamattina, fino alle 9, ce ne sono già stati “9 di classe C e 1 di classe M”. Per capire, i brillamenti solari si classificano in cinque gruppi: A, B, C, M e X, dal più debole al più potente.
Attenzione alle infrastrutture: cosa rischiano
Le tempeste geomagnetiche come questa possono creare problemi seri. Gli operatori delle reti elettriche sono in allerta: le forti variazioni del campo magnetico possono indurre correnti indesiderate nelle linee ad alta tensione, con il pericolo di blackout o danni ai trasformatori. Anche i satelliti e le comunicazioni sono a rischio. Disturbi potrebbero colpire le trasmissioni radio e i segnali Gps, causando disagi per l’aviazione e il trasporto marittimo.
“Questi fenomeni possono provocare errori nei sistemi di posizionamento e blackout temporanei nelle comunicazioni radio”, spiega un tecnico delle telecomunicazioni contattato da alanews.it. In passato, eventi simili hanno già causato interruzioni nei servizi bancari e problemi a internet in alcune zone del Nord America e dell’Europa del Nord.
Uno spettacolo raro: le aurore si spingono più a sud
Non sono solo problemi. Le tempeste geomagnetiche regalano anche uno spettacolo affascinante: le aurore polari. In queste ore potrebbero farsi vedere anche più a sud del solito. Tra la notte del 5 e il 6 novembre, in Scozia, Germania del Nord e perfino in alcune zone della Francia centrale sono stati avvistati bagliori verdi e rossi.
In Italia gli appassionati sono in attesa, guardando verso nord. Un astrofisico dell’INAF di Trieste racconta: “Se la tempesta dovesse farsi più forte nelle prossime ore, qualche aurora potrebbe essere visibile anche nel Nord Italia”. Ma tutto dipenderà dal tempo e da quanto durerà questo fenomeno.
Cosa ci aspetta nelle prossime ore
Secondo il sito Spaceweather.com, il Sole continuerà a lanciare materiale coronale almeno fino all’8 novembre. Intanto, chi gestisce reti elettriche e telecomunicazioni resta in guardia. La scienza tiene gli occhi aperti per capire come evolverà questa tempesta.
La situazione è ancora in movimento. Solo più tardi capiremo se la tempesta si farà più intensa o se si calmerà. Nel frattempo, si resta con lo sguardo rivolto al cielo e ai monitor delle sale controllo per seguire da vicino questa intensa attività solare.
