Milano, 7 novembre 2025 – Una giornata difficile per i mercati azionari europei, che hanno chiuso in rosso quasi ovunque. A far peggio è stata Madrid, che ha lasciato sul terreno l’1,4%. Male anche Amsterdam, con un calo dell’1%. Francoforte e Londra hanno contenuto le perdite, ma sono comunque finite in negativo, rispettivamente a -0,8% e -0,5%. Parigi ha provato a tenere, chiudendo praticamente invariata, con un lieve calo dello 0,1%. A pesare sulle contrattazioni sono state le tensioni legate all’incertezza sull’economia e alle mosse in arrivo delle banche centrali.
Borse europee in rosso: Madrid la peggiore, Amsterdam non scherza
L’avvio della giornata sui mercati europei è stato all’insegna della prudenza. Già dalle prime battute, gli indici principali hanno mostrato segnali di cedimento. A Milano, il Ftse Mib è rimasto intorno alla parità fino al pomeriggio, quando ha cominciato a perdere terreno. Ma la vera nota negativa arriva dalla Borsa di Madrid: l’Ibex 35 ha chiuso a circa 9.200 punti, con un calo dell’1,4%. Dietro questo risultato c’è soprattutto la debolezza del settore bancario spagnolo, che paga il rallentamento della domanda interna e alcune trimestrali sotto le attese, dicono gli analisti locali.
Anche Amsterdam non ha fatto sconti. L’AEX ha perso l’1%, con vendite concentrate soprattutto su titoli tecnologici e aziende legate all’export. “Gli investitori stanno rivedendo le proprie posizioni in vista dei dati sull’inflazione americana di domani”, spiega un trader di ING a Amsterdam.
Francoforte e Londra soffrono, Parigi limita i danni
A Francoforte, il Dax ha ceduto lo 0,8%. Le grandi aziende tedesche pagano l’incertezza legata al rallentamento dell’economia globale e alle tensioni geopolitiche. “Il settore auto tedesco resta sotto pressione”, commenta un analista di Commerzbank, ricordando il calo delle esportazioni verso la Cina ormai da settimane.
A Londra, il Ftse 100 ha chiuso in calo dello 0,5%. Pesano il ribasso dei titoli energetici e minerari, in scia al calo delle materie prime. Non manca l’attesa per le prossime decisioni della Bank of England sui tassi d’interesse.
Parigi ha resistito meglio alle vendite. Il Cac 40 è rimasto vicino alla parità per quasi tutta la giornata, chiudendo però con un lieve calo dello 0,1%. “Il mercato francese ha retto grazie ai titoli del lusso”, spiega un gestore di portafoglio di Société Générale.
Incertezza economica e banche centrali tengono i mercati sotto pressione
Dietro il calo delle Borse europee c’è una combinazione di fattori. Gli investitori restano in guardia davanti ai segnali contrastanti dall’economia globale. Da un lato, la crescita nell’Eurozona resta debole; dall’altro, l’inflazione è ancora sopra l’obiettivo della Banca Centrale Europea.
Le prossime mosse delle banche centrali – sia la BCE che la Federal Reserve – sono osservate con attenzione. “Il mercato teme che i tassi rimangano alti più a lungo del previsto”, confida un operatore milanese poco prima della chiusura. E in questo clima di incertezza, nemmeno i risultati trimestrali delle aziende sono riusciti a cambiare la rotta.
Cautela in vista dei dati sull’inflazione Usa
Molti investitori hanno preferito alleggerire le posizioni in attesa dei dati sull’inflazione statunitense, in arrivo domani alle 14:30 ora italiana. Questi numeri potrebbero condizionare le prossime mosse della Federal Reserve e, di conseguenza, i mercati mondiali. “C’è molta prudenza – ammette un gestore romano – perché nessuno vuole restare scoperto se i dati dovessero sorprendere al rialzo”.
A fine giornata, l’atmosfera resta tesa. Gli scambi sono sotto la media della settimana e molti titoli hanno girato con volumi bassi. Così, dopo una seduta senza sussulti e pochi spunti positivi, le Borse europee chiudono ancora in calo diffuso.
