Bologna, 7 novembre 2025 – Dal 10 al 16 novembre, il Cinema Modernissimo accoglie la 31ª edizione di Visioni Italiane, il festival che mette sotto i riflettori i nuovi talenti del cinema italiano. L’evento, promosso dalla Cineteca di Bologna con il sostegno del Comune, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e dell’Emilia-Romagna Film Commission, conferma il suo ruolo di vetrina preziosa per chi ancora fatica a farsi strada nei circuiti tradizionali.
Premi più ricchi, novità in palio
Tra le novità più attese ci sono i Premi Pelliconi. Oltre al premio da 10.000 euro per il Miglior film, quest’anno si aggiungono due nuovi riconoscimenti da 10.000 euro ciascuno, destinati alla Miglior commedia e alla Miglior animazione. A offrirli è l’azienda bolognese Pelliconi, che così rafforza il legame tra impresa locale e cultura. Restano confermati il Premio Truffelli da 10.000 euro per il Miglior documentario e il Premio Giovanni Bergonzoni da 3.000 euro per la Miglior regia. In più, due premi da 1.000 euro ciascuno andranno a film con temi ambientali: “Visioni Ambientali” e “Visioni Acquatiche”.
Anteprime, incontri e restauri da non perdere
Non solo concorsi. Visioni Italiane propone anche anteprime, incontri con gli autori e proiezioni di film restaurati. Tra gli ospiti spicca il regista bolognese Giorgio Diritti, che presenterà il cortometraggio “L’ascolto”, dedicato ai più piccoli. Atteso anche Vincenzo Alfieri con “40 secondi”, pellicola che ricostruisce la tragica morte di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro nel 2020. Nel programma anche l’anteprima de “La diaspora delle vele” di Francesca Comencini, girato a Scampia, e la proiezione di “La stazione”, film d’esordio di Sergio Rubini del 1990.
Omaggi e dibattiti sul cinema
Nel ventennale della casa di produzione Mammut Film, il festival rende omaggio con il documentario che Edoardo Gabbriellini ha dedicato al coreografo Lindsey Kemp. Non mancheranno momenti di confronto sulla critica cinematografica e sulla scrittura del film, con incontri pensati per coinvolgere sia gli addetti ai lavori sia chi ama il cinema. In questo spazio, la riflessione sul cinema come strumento di racconto e legame sociale diventa protagonista.
Un rifugio per il cinema emergente
“I film in gara raccontano storie più umane, meno isolate, in un presente sempre più frammentato”, ha detto Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna. Parole condivise dalla direttrice artistica Anna Di Martino, che ha definito Visioni Italiane “un’oasi di resistenza culturale, un segno di fiducia nel cinema come mezzo per portare alla luce l’invisibile e creare legami”. Un messaggio chiaro: dare spazio a chi spesso resta ai margini, offrendo al pubblico storie nuove e punti di vista freschi.
Premio ai giovani e attenzione ai temi attuali
Nel festival c’è spazio anche per il Premio Luca De Nigris, pensato per i giovani autori. Un segnale importante rivolto alle nuove generazioni, chiamate a raccontare il presente con linguaggi e temi attuali. La selezione dei film punta a valorizzare la varietà dei generi e delle prospettive, senza dimenticare le questioni sociali e ambientali più urgenti.
Visioni Italiane resiste e guarda avanti
In un momento difficile per la distribuzione indipendente, Visioni Italiane resta un appuntamento fondamentale per chi vuole vedere un cinema italiano diverso. Le proiezioni si tengono ogni giorno al Cinema Modernissimo, nel cuore di Bologna, dalle 16 in poi, con repliche serali. I biglietti si possono prendere online o alla biglietteria della Cineteca. Tra i corridoi del festival si sente che per molti giovani registi questa è una delle poche occasioni per incontrare pubblico e addetti ai lavori, scambiare idee e trovare nuovi stimoli.
La chiusura è prevista per domenica 16 novembre con la cerimonia di premiazione: un momento atteso non solo dai partecipanti, ma anche da chi segue da vicino l’evoluzione del nuovo cinema italiano.
