Milano, 7 novembre 2025 – Nella notte è stato fermato il 29enne egiziano accusato di aver travolto e ucciso un anziano sulle strisce pedonali di via Fratelli Bronzetti, nella zona est di Milano. La vittima, un uomo di 87 anni, è stata colpita mentre attraversava la strada e poi il conducente si è dato alla fuga senza prestare aiuto. A inchiodare il presunto pirata della strada sono state ore di indagini serrate della Polizia Locale.
Investito sulle strisce: la tragedia in via Fratelli Bronzetti
Erano pochi minuti prima di mezzogiorno quando l’anziano stava attraversando sulle strisce pedonali all’incrocio con via Macedonio Melloni, in un punto molto frequentato ma privo di telecamere pubbliche. Un furgone bianco lo ha centrato in pieno, trascinandolo per una decina di metri. “Abbiamo sentito un botto fortissimo, poi le urla”, racconta una residente affacciata alla finestra. Il mezzo non si è fermato e ha proseguito a tutta velocità. Sul posto è arrivato il 118, ma le condizioni dell’uomo erano subito gravissime. Trasportato al Policlinico, è morto poco dopo per le ferite riportate.
Caccia al pirata: come sono andate le indagini
La mancanza di telecamere pubbliche ha reso tutto più difficile. Gli agenti della Polizia Locale hanno raccolto le testimonianze di passanti e negozianti. “Abbiamo sentito i freni e visto il furgone svoltare di corsa”, ha detto un commerciante di via Bronzetti. Nel frattempo sono state acquisite le immagini delle telecamere private di alcuni condomini vicini, per cercare di ricostruire la fuga.
Gli inquirenti spiegano che il 29enne ha tentato di nascondere ogni traccia del veicolo. Dopo una notte di controlli incrociati tra testimonianze e dati su mezzi simili, la Polizia è risalita a lui e lo ha fermato nelle prime ore di questa mattina.
La vittima e il dolore del quartiere
L’anziano viveva nel quartiere da anni, insieme alla moglie gravemente malata. Al momento dell’incidente era da solo; chi lo conosce dice che amava fare brevi passeggiate mattutine. “Era una persona riservata, ma molto gentile”, ricorda una vicina. La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto profondo: molti residenti si sono fermati sul luogo dell’incidente per lasciare un fiore o un biglietto.
Le accuse e cosa succede ora
Il giovane è accusato di omicidio stradale con l’aggravante della fuga e omissione di soccorso. Gli investigatori stanno cercando di capire se guidasse per lavoro o per motivi personali e se abbia agito da solo. Al momento, non emergono precedenti a suo carico. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo e nelle prossime ore ascolterà il fermato; intanto si analizzano i rilievi sul furgone sequestrato.
La Polizia invita chiunque abbia visto qualcosa o notato movimenti strani tra le 11.45 e le 12.15 in zona a farsi avanti. “Ogni dettaglio è importante”, sottolinea uno degli agenti.
Sicurezza stradale, un tema che torna al centro
La tragedia riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale nelle vie interne di Milano, spesso scoperte da telecamere o sistemi di controllo. I residenti chiedono a gran voce più controlli e attraversamenti protetti. “Bisogna intervenire subito”, dice un rappresentante del comitato di zona. Il Comune assicura che sta studiando nuove misure per rendere più sicure le strade nei punti critici.
La morte in via Fratelli Bronzetti lascia una ferita aperta nel quartiere e fa tornare l’attenzione su un tema urgente: la prevenzione di incidenti simili, per poter finalmente sperare in strade più sicure per tutti.
