Milano, 7 novembre 2025 – La Borsa di Milano ha chiuso oggi in leggero calo, segnando un –0,4%. A pesare sono state soprattutto le forti vendite su Diasorin, che ha lasciato sul terreno quasi il 14% dopo i risultati trimestrali e il taglio delle stime per il 2025. Il listino principale, già debole in apertura, ha risentito delle tensioni nel settore farmaceutico e di una generale prudenza tra gli investitori, che hanno preferito ridurre l’esposizione sui titoli più esposti alle incertezze economiche.
Diasorin affonda: -13,9% dopo la trimestrale
Diasorin è stato il protagonista in negativo della giornata. Dopo la pubblicazione dei dati del terzo trimestre e la revisione al ribasso delle previsioni per l’anno prossimo, le azioni hanno chiuso a –13,9%. Un crollo che ha sorpreso anche gli addetti ai lavori. “Il mercato si aspettava numeri deboli, ma non così pesanti”, ha spiegato un analista di una banca d’affari milanese, contattato poco dopo le 17. La società ha motivato la revisione con una domanda più bassa del previsto nei mercati chiave e margini sotto pressione.
Buzzi, Leonardo e Mediobanca in rosso
Non solo Diasorin. Anche altri titoli importanti hanno sofferto. Buzzi Unicem ha perso il 2,1%, penalizzata da risultati trimestrali giudicati “deludenti”. In calo anche Leonardo (-1,4%) e Mediobanca (-1,39%), frenate dalle prese di profitto dopo i recenti rialzi. “C’è molta attesa per i prossimi dati economici e per le mosse delle banche centrali”, ha confidato un gestore di portafoglio che segue da vicino i titoli industriali italiani. La seduta ha visto volumi nella media e un po’ di nervosismo soprattutto a metà pomeriggio.
Banche medie in luce: Popolare di Sondrio e Bper in rialzo
In un quadro generale debole, qualche spunto positivo arriva dalle banche di medie dimensioni. Popolare di Sondrio ha chiuso in rialzo dell’1,74%, seguita da Bper Banca con un +1,3%. Gli investitori hanno premiato i risultati trimestrali migliori delle attese e la conferma degli obiettivi per fine anno. “Il settore bancario resta sotto osservazione, ma alcune realtà tengono bene”, ha sottolineato un trader milanese. Poco mossa invece Iveco, che ha chiuso a –0,16%, senza particolari spunti dopo la pubblicazione dei dati.
Il quadro internazionale frena la Borsa
La giornata di Piazza Affari si inserisce in un contesto internazionale ancora incerto. Le principali borse europee hanno oscillato tra lievi guadagni e perdite, con gli investitori che attendono le prossime mosse della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve. L’attenzione resta alta anche sulle tensioni geopolitiche e sull’andamento dei prezzi delle materie prime. “C’è molta prudenza in questa fase”, ha ammesso un operatore di una sim italiana di via Turati. Solo nei prossimi giorni si capirà se la correzione di oggi è un semplice passaggio o l’inizio di qualcosa di più complicato.
Cosa aspettarsi nei prossimi giorni
Secondo gli operatori, il mercato potrebbe restare nervoso anche nelle prossime sedute. Tutti gli occhi sono puntati sui dati economici che arriveranno dagli Stati Uniti e sulle trimestrali delle grandi europee previste entro fine settimana. “Serve molta cautela”, ha ribadito un analista finanziario davanti a Palazzo Mezzanotte nel tardo pomeriggio. Ma tra gli operatori c’è anche chi vede nelle vendite di oggi un’occasione per tornare a investire su alcuni titoli penalizzati.
In sintesi, la giornata si è chiusa con più segni meno sul listino milanese, ma senza scossoni forti. La sensazione diffusa è che la parola d’ordine rimarrà prudenza fino all’arrivo dei prossimi dati economici e alle decisioni delle banche centrali.
