Pichetto annuncia: il decreto energia arriverà in Cdm la prossima settimana

Pichetto annuncia: il decreto energia arriverà in Cdm la prossima settimana

Pichetto annuncia: il decreto energia arriverà in Cdm la prossima settimana

Matteo Rigamonti

Novembre 7, 2025

Torino, 7 novembre 2025 – Il Decreto Energia si sdoppia: una parte sarà dedicata alla rete energetica, l’altra ai prezzi dell’energia. Lo ha annunciato oggi il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, durante l’inaugurazione del nuovo stabilimento di Mole Urbana a Orbassano, alle porte di Torino. Una mossa che arriva in un momento delicato per il settore, con il governo che corre su più fronti per assicurare sicurezza e sostenibilità al sistema energetico nazionale.

Rete energetica, slitta il via libera in Consiglio dei ministri

Il ministro ha spiegato che la prima parte del decreto, quella sulla rete, era pronta per essere discussa già questa settimana in Consiglio dei ministri. Ma la sua assenza, dovuta a un viaggio a Bruxelles per una trattativa sul fondo clima europeo, ha fatto saltare il calendario. “Doveva andare questa settimana in Cdm, ma mancavo io fisicamente, ero a Bruxelles in trattativa sul fondo clima, quindi la prossima settimana la porteremo in Consiglio”, ha detto Pichetto Fratin davanti a imprenditori e amministratori locali.

La questione della rete energetica è al centro della strategia del governo, soprattutto in vista degli obiettivi di transizione ecologica fissati dall’Unione Europea. Il decreto dovrebbe includere misure per rafforzare le infrastrutture e per favorire l’ingresso delle fonti rinnovabili. I dettagli tecnici non sono stati ancora svelati, ma fonti ministeriali parlano di snellire le procedure autorizzative e di spingere gli investimenti privati.

Prezzi dell’energia, un secondo decreto per arginare i rincari

Intanto, il ministero sta lavorando a un secondo intervento, questa volta sul sistema prezzi dell’energia. “Stiamo preparando qualcosa che riguarda i prezzi, un provvedimento che deve arrivare entro fine anno”, ha aggiunto Pichetto Fratin, segnalando l’urgenza del tema per l’esecutivo.

Negli ultimi mesi, famiglie e imprese italiane hanno dovuto affrontare una nuova ondata di aumenti sulle bollette. Il governo è chiamato a trovare un equilibrio tra tutela dei consumatori e sostenibilità dei conti pubblici. Secondo le prime indiscrezioni raccolte tra i tecnici del ministero, si sta valutando di rivedere i meccanismi di formazione dei prezzi all’ingrosso e di introdurre interventi temporanei per calmierare i costi nei momenti di maggiore volatilità.

“Prima bisogna comprare le forbici”: la metafora del ministro

Rispondendo alle domande dei giornalisti su possibili tagli ai prezzi, Pichetto Fratin ha usato una metafora che ha fatto sorridere: “Prima bisogna comprare le forbici, bisogna sapere quali sono”. Un modo per dire che ogni intervento va valutato con attenzione, tenendo conto degli strumenti e delle risorse a disposizione. “Non si può parlare di riduzioni senza avere prima chiaro il quadro generale”, ha spiegato il ministro, lasciando intendere che ogni decisione arriverà solo dopo un’analisi approfondita.

La battuta ha alleggerito l’atmosfera, ma riflette la prudenza con cui il governo vuole muoversi su un tema così delicato. “Serve responsabilità – ha confidato un funzionario del ministero – perché ogni scelta sui prezzi dell’energia ha effetti immediati su famiglie e imprese”.

Le prossime mosse: il decreto rete in Consiglio, il nodo prezzi entro l’anno

Il calendario è serrato. Già dalla prossima settimana il decreto sulla rete energetica dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. Per il provvedimento sui prezzi, invece, l’obiettivo è una soluzione entro fine anno. “Non possiamo permetterci ritardi”, ha ammesso Pichetto Fratin, consapevole delle pressioni che arrivano sia dal mondo produttivo sia dalle associazioni dei consumatori.

Nel frattempo, l’inaugurazione dello stabilimento Mole Urbana – specializzato nella produzione di veicoli elettrici – è stata l’occasione per ribadire l’impegno del governo sulla transizione verde. “L’innovazione passa anche da qui”, ha detto il ministro stringendo mani tra i capannoni di Orbassano. Ma è chiaro che senza regole chiare e investimenti mirati la sfida della sostenibilità energetica resterà difficile da affrontare.