Gualtieri chiede un ripensamento urgente sui fondi per la metro C

Gualtieri chiede un ripensamento urgente sui fondi per la metro C

Gualtieri chiede un ripensamento urgente sui fondi per la metro C

Matteo Rigamonti

Novembre 8, 2025

Roma, 8 novembre 2025 – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha lanciato un appello forte al governo: bisogna rivedere subito il taglio da 50 milioni di euro previsto per la Metro C. Lo ha fatto questa mattina, durante il suo quarto rapporto alla città, all’Auditorium Parco della Musica. “Lo ripeto con tutta la chiarezza possibile: il governo corregga subito questo errore”, ha detto Gualtieri davanti a una platea composta da amministratori, tecnici e cittadini, ribadendo quanto sia cruciale questa opera per la mobilità di Roma.

Metro C, avanti con i lavori: occhi puntati su Piazza Venezia

Durante l’incontro, il sindaco ha fatto il punto sui lavori alla stazione di Piazza Venezia, definita “un’archeo-stazione senza pari nel mondo”. Gualtieri ha spiegato che realizzare questa fermata, nel cuore della città a pochi passi dai Fori Imperiali, è una sfida sia tecnica che culturale. “Faremo di tutto perché questa meraviglia sia pronta entro il Giubileo del 2033”, ha assicurato, fissando come traguardo la fine dei lavori in tempo per l’evento religioso che porterà a Roma milioni di pellegrini.

Il progetto punta a unire infrastruttura moderna e tutela del patrimonio archeologico. Gli scavi, iniziati nel 2022, hanno già portato alla luce reperti di epoca imperiale, che saranno valorizzati nel percorso di accesso ai binari. Una soluzione che, dicono i tecnici del Consorzio Metro C, “potrebbe diventare un modello per altre città europee”.

Prolungamento verso Farnesina: cantieri a inizio 2026

Gualtieri ha anche annunciato che “all’inizio del 2026 partiranno i cantieri per il prolungamento della linea C oltre Piazza Venezia, fino a Farnesina”. Un passo atteso da tempo, che collegherà il centro storico con il quadrante nord-ovest della città. Il tracciato definitivo ha ricevuto il via libera dal Ministero delle Infrastrutture lo scorso settembre; la nuova tratta prevede fermate intermedie in punti strategici come Chiesa Nuova e Piazza Risorgimento.

Secondo il Campidoglio, il prolungamento dovrebbe essere completato entro il 2032. “Stiamo lavorando per garantire tempi certi e trasparenza sui costi”, ha detto l’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, presente all’evento. Ma il nodo resta il finanziamento: il taglio dei fondi statali rischia di rallentare tutto, come ha sottolineato più volte il sindaco.

Colosseo e Porta Metronia: apertura a dicembre con open day

Tra le novità più attese, Gualtieri ha annunciato l’apertura imminente di due nuove stazioni della Metro C, Colosseo e Porta Metronia. “Per farle conoscere ai romani, organizzeremo presto due open day”, ha spiegato mostrando alcune immagini dei nuovi spazi sotterranei. L’inaugurazione ufficiale è prevista tra l’8 e il 15 dicembre, “appena saranno completate le ultime autorizzazioni”.

Queste due stazioni sono fondamentali per la mobilità della città: Colosseo collegherà direttamente la linea C con la linea B, mentre Porta Metronia servirà uno dei quartieri più popolosi di Roma. “Avevamo previsto un sopralluogo con i ministri Giuli e Salvini e con i giornalisti proprio questa settimana, ma a causa del lutto cittadino l’abbiamo rimandato ai prossimi giorni”, ha precisato il sindaco.

Reazioni e sfide: i finanziamenti restano il vero nodo

La richiesta di ripristinare i fondi tagliati ha già scatenato reazioni. Dal Ministero delle Infrastrutture dicono che “sono in corso valutazioni tecniche”, mentre i sindacati dei trasporti chiedono “garanzie sulla continuità dei lavori”. I residenti delle zone interessate seguono con attenzione: “La metro è fondamentale per noi, speriamo non si blocchi tutto per problemi di soldi”, racconta Marco, commerciante di via Labicana.

Il futuro della Metro C dipende dalle scelte del governo e dalla capacità del Comune di tenere alta l’attenzione sul progetto. Solo quando i cantieri saranno davvero avviati e le nuove stazioni operative si potrà parlare di una vera svolta per la mobilità romana. Per ora, tra promesse e richieste di correzione, la partita resta aperta.