Roma, 8 novembre 2025 – Le politiche spaziali del futuro chiedono di mettere insieme scienze sociali e competenze tecniche. È questa la lezione emersa ieri al primo Sphere Space Policy Forum, ospitato nel cuore del Campus dell’Università Luiss Guido Carli. L’evento ha visto la presenza del ministro delle Imprese Adolfo Urso e ha riunito i protagonisti di Leonardo, dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Agenzia Spaziale Europea e delle principali realtà dell’industria aerospaziale italiana. Un momento importante, pensato per riflettere su come la gestione dello spazio stia diventando una questione decisiva per l’economia, la sicurezza e la cooperazione tra Stati.
Spazio e politica: serve una nuova visione
Il Forum, intitolato “La Nuova Era Spaziale: una governance multidisciplinare per il futuro delle politiche pubbliche”, è stato promosso dall’unità Sphere (Space Policies, Humanities and Exogeographical Research Ecosystem) del Luiss Research Center for International and Strategic Studies. L’obiettivo? Mettere a fuoco le sfide di una gestione dello spazio ormai centrale a livello globale. Non si parla solo di tecnologia, ma anche di cosa significhi per la società, la politica e l’etica spingersi oltre il nostro pianeta.
Tra i temi più caldi, subito al centro del dibattito, il ruolo delle politiche pubbliche e private nella space economy, la definizione dello spazio come nuovo terreno strategico e le conseguenze per la società. “Con la nascita di questo osservatorio nel centro di ricerca Ciss, la Luiss rafforza il proprio impegno su un tema che sta diventando sempre più centrale nelle politiche e nella ricerca globali”, ha spiegato Raffaele Marchetti, direttore del Luiss Ciss.
Luiss, tra formazione e ricerca
La Luiss si propone come punto di riferimento per chi vuole lavorare nel settore spaziale. Offre corsi che spaziano dall’Exogeography, Astropolitics and Space Economy al Master in Space Law and Geopolitics della School of Law, fino al Master in Space Economy della Business School e al Training Course in Space Journalism organizzato dalla Scuola di Giornalismo.
L’obiettivo è chiaro: preparare professionisti capaci di mettere insieme competenze diverse e affrontare i problemi della nuova era spaziale. “Un centro come il Ciss deve produrre idee e strategie per aiutare chi prende le decisioni, in Italia e in Europa. Lo spazio è un asset fondamentale, un’infrastruttura critica e un terreno dove si giocheranno nuove politiche”, ha detto Angelino Alfano, presidente del Luiss Ciss.
Una sfida che va oltre la tecnica
Per Alfonso Giordano, responsabile dell’unità Sphere, “affrontare le sfide della nuova era spaziale significa avere una visione che unisca scienze sociali e tecniche”. Solo così, ha aggiunto, si potrà gestire un campo “complesso e ormai pervasivo”, dove le scelte di oggi peseranno sulle generazioni future.
Il forum ha alternato interventi tecnici a riflessioni più ampie sulle implicazioni etiche e sociali dell’esplorazione spaziale. In sala c’erano anche giovani ricercatori e studenti dei corsi dedicati allo spazio. Qualcuno ha chiesto informazioni sulle prospettive di lavoro nel settore; altri si sono interessati a come la space economy influenzerà l’economia reale italiana.
Lo spazio, un patrimonio da proteggere
Un punto è emerso chiaro: lo spazio non è più solo una questione di tecnologia o di competizione tra nazioni. È diventato – come lo hanno definito gli esperti – un “bene comune globale”, un’infrastruttura cruciale su cui si decideranno molte sfide nei prossimi decenni. La presenza di Leonardo e delle agenzie spaziali italiana ed europea ha sottolineato quanto sia importante una collaborazione tra pubblico e privato che sappia coniugare innovazione, sicurezza e sostenibilità.
Il dibattito resta aperto. Ma da Roma arriva un messaggio chiaro: senza una gestione che metta insieme diverse competenze e senza investire nella formazione di nuovi talenti, l’Italia rischia di rimanere indietro in uno dei settori più strategici del XXI secolo. E proprio da qui – tra le aule della Luiss e i laboratori delle aziende partner – potrebbe nascere la prossima generazione di chi farà le politiche spaziali.
