Roma, 8 novembre 2025 – Parte oggi a Roma la XXXI edizione del MedFilm Festival. Ad aprire la rassegna è “Calle Malaga”, il nuovo film della regista marocchina Maryam Touzani. La pellicola, in gara al Concorso Ufficiale Amore & Psiche, mescola ricordi personali e riflessioni sulla vecchiaia e l’incontro tra culture diverse. Una storia che nasce dalla biografia familiare della stessa regista.
Maryam Touzani torna al MedFilm con un film molto personale
Per Maryam Touzani è un ritorno. Nel 2022 aveva già presentato “Il caftano blu” proprio qui. “Mi sento molto legata a questo festival, per i valori che porta avanti”, ha detto alla stampa poco prima della proiezione di apertura. Secondo lei, il MedFilm “vuole celebrare e tenere viva la diversità culturale attraverso il cinema indipendente, mettendo al centro le persone”. Un modo di fare cinema che sente molto vicino.
Calle Malaga nasce da un dolore profondo: la perdita improvvisa della madre, avvenuta nel febbraio 2023. “Il film è nato dal vuoto che mi ha lasciato”, ha raccontato Touzani. Dopo la scomparsa, ha continuato a parlare con lei idealmente in spagnolo, la lingua che le legava ogni giorno. Da qui la scelta di girare il film in spagnolo, una lingua che per lei rappresenta anche un ponte verso le sue radici.
Tra Tangeri e ricordi di famiglia
Il titolo, Calle Malaga, è il nome della strada di Tangeri dove viveva la nonna di Touzani, Juana, arrivata in Marocco dal sud della Spagna a sette anni. È lì che è cresciuta anche la madre della regista. “Ho cercato di riavvicinarmi a un pezzo della sua vita che non ho vissuto in prima persona”, ha spiegato. Maria Angeles, la protagonista, si ispira proprio alla nonna Juana: una donna che rappresenta il legame tra due mondi, due culture.
Touzani ha parlato del potere del cinema di fermare il tempo. “Quando scrivo non so mai dove andrò a finire, mi lascio guidare dalle emozioni dei miei personaggi”, ha detto. In questo caso, il lavoro creativo è stato particolarmente intenso, quasi liberatorio.
Vecchiaia e desiderio: una visione diversa
Uno dei temi forti di Calle Malaga è la vecchiaia. “La vedo come qualcosa di bello, invecchiare è un lusso, un regalo”, ha detto Touzani. Ogni ruga sul viso è, per lei, una testimonianza della vita vissuta. Ha voluto raccontare una vecchiaia diversa da come spesso la vediamo al cinema: non triste o invisibile, ma piena di energia.
Con Maria Angeles, la regista sfida i pregiudizi sulla vecchiaia e sul desiderio in età avanzata. “Come se, una volta anziani, non si avesse più il diritto di desiderare”, ha osservato. Nel film, la protagonista riscopre la propria sessualità e la vive senza vergogna. Una riscoperta che Touzani definisce “bella e naturale”.
Tangeri, simbolo di convivenza
Nel film, Tangeri diventa la metafora di una convivenza pacifica tra culture diverse. Touzani ha voluto rendere omaggio alla comunità spagnola di Tangeri, oggi sempre più piccola. “Ho voluto raccontare il senso di appartenenza e quella capacità di vivere insieme che qui è ancora normale”, ha detto.
Nonostante le tensioni nel mondo e i muri che si alzano tra i popoli – un tema che la regista segue con preoccupazione – lei si mostra ottimista: “Io credo nell’essere umano”.
Nuovi progetti in cantiere
Dopo l’apertura del MedFilm con Calle Malaga, Maryam Touzani è già al lavoro su un nuovo film, ancora in fase di scrittura. Non svela nulla sulla trama, ma anticipa che interpreterà anche un ruolo nel prossimo film diretto dal marito, il regista Nabil Ayouch.
Intanto, a Roma, il pubblico del MedFilm si prepara a scoprire una storia che è al tempo stesso intima e universale, dove il confine tra memoria personale e racconto collettivo si fa sottile. E dove l’amore, anche nella vecchiaia, resta protagonista.
