Milano, 8 novembre 2025 – La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,7%, rispecchiando la prudenza che ha segnato anche gli altri mercati europei. Gli operatori preferiscono muoversi con cautela, in attesa dei dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti in arrivo nel pomeriggio. Gli acquisti restano contenuti, mentre si intensificano le prese di profitto su diversi titoli.
Piazza Affari rallenta, pesa l’incertezza globale
L’aria sui mercati è tesa, segnata dall’incertezza. Tutti gli occhi sono puntati su Washington: il tasso di disoccupazione americano, atteso per le 14.30 ora italiana, potrebbe cambiare le carte in tavola per la Federal Reserve e quindi per i mercati di tutto il mondo. In questo clima, Piazza Affari ha visto prevalere le vendite, con il Ftse Mib che ha chiuso intorno ai 29.100 punti.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi resta stabile a 76 punti base. Il rendimento del decennale italiano si è fermato al 3,42%, in leggero aumento rispetto a ieri ma ancora distante dai picchi di qualche mese fa.
Tim e Mps spingono, bene anche Moncler e Snam
Nonostante la cautela generale, qualche titolo si è distinto. Tim ha guadagnato il 2,4%, spinta dalle aspettative su possibili mosse nel settore della rete e da voci su operazioni straordinarie. “Il mercato guarda con interesse alle prospettive di consolidamento”, racconta un analista di una grande banca milanese.
Tra i protagonisti anche Mps, che ha chiuso in rialzo del 2% dopo conti trimestrali migliori del previsto. Il titolo ha beneficiato anche dall’ingresso di Mediobanca (+0,7%) che ha appena acquisito una quota. “I risultati hanno sorpreso in positivo, ora si punta alle strategie di crescita”, spiega un gestore.
Acquisti pure su Moncler (+2%), sostenuta dalle buone notizie dal settore del lusso europeo, e su Snam (+0,7%), favorita dalle aspettative di nuovi investimenti nel settore energia.
Lottomatica e Prysmian in rosso, soffre il comparto assicurativo
Sul lato opposto, la seduta è stata difficile per diversi titoli. Lottomatica ha perso il 3,5%, frenata da prese di profitto dopo il rally recente e da alcune valutazioni negative degli analisti sul settore giochi. Male anche Prysmian (-3%), penalizzata dalle incertezze sui costi delle materie prime e dalle tensioni nelle forniture.
Il settore assicurativo ha fatto fatica: Generali ha ceduto l’1,8%, nonostante Fitch abbia confermato il rating. “Forse il mercato si aspettava segnali più chiari sulla politica dei dividendi”, commenta un trader. Male anche Unipol (-2,5%), nonostante i conti trimestrali in crescita.
Diasorin e Stellantis sotto pressione
Tra i titoli più colpiti della giornata c’è Diasorin, che ha lasciato sul terreno l’1,6% dopo aver tagliato le previsioni per l’anno. Il gruppo diagnostico ha rivisto al ribasso i ricavi per la minore domanda di test Covid.
In calo anche Stellantis (-1%), a differenza dei concorrenti tedeschi come Volkswagen e BMW, che hanno beneficiato di segnali positivi sulle forniture di microchip. “Il mercato resta prudente sul settore auto”, confida un operatore.
Europa in rosso, occhi puntati sui dati Usa
La giornata si è chiusa su una nota debole anche per gli altri mercati europei: Parigi e Francoforte hanno segnato ribassi tra lo 0,5% e l’1%. Gli investitori restano in attesa: solo dopo i dati sul lavoro negli Stati Uniti si potrà capire meglio cosa aspettarsi per le prossime settimane. Nel frattempo, la parola d’ordine è prudenza.
