Tragedia a Dnipro: il bilancio dei morti del raid russo sale a tre

Tragedia a Dnipro: il bilancio dei morti del raid russo sale a tre

Tragedia a Dnipro: il bilancio dei morti del raid russo sale a tre

Matteo Rigamonti

Novembre 8, 2025

Dnipro, 8 novembre 2025 – Tre morti e almeno undici feriti, tra cui due bambini, è il tragico bilancio del raid russo che ha colpito un condominio a Dnipro nella notte tra il 7 e l’8 novembre. A fornire i primi numeri, ancora provvisori, è stato il sindaco della città, Borys Filatov, che ha parlato ai media locali nelle ore successive, mentre i soccorritori scavavano tra le macerie.

Raid a Dnipro: almeno tre vittime confermate

Il sindaco ha spiegato che le ricerche sono ancora in corso e che purtroppo il numero delle vittime potrebbe salire. “Finché non finiremo di cercare, il bilancio potrebbe peggiorare. Tre persone sono già morte e stiamo ancora cercando un’altra”, ha detto Filatov, visibilmente provato, davanti alle telecamere di una tv locale. Poco dopo le due di notte, il quartiere colpito sembrava un campo di battaglia: finestre rotte, detriti ovunque, ambulanze ferme sotto una pioggia leggera.

Feriti e dispersi, anche due bambini

Tra gli undici feriti ci sono due bambini, ha riferito l’agenzia Ukrinform. Le loro condizioni non sono state specificate, ma fonti ospedaliere parlano di “diversi casi gravi”. I soccorritori – vigili del fuoco, volontari della Croce Rossa e personale sanitario – hanno lavorato per tutta la notte per tirare fuori chi era rimasto intrappolato sotto le macerie. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito “un’esplosione fortissima”, seguita da urla e richieste d’aiuto dai piani bassi dell’edificio.

L’attacco nel cuore della notte

Il missile ha colpito un condominio nel quartiere Amur-Nyzhnodniprovskyi, una zona molto popolata della città. Le autorità ucraine dicono che l’impatto è avvenuto intorno all’1:45. “Stavamo dormendo quando abbiamo sentito un boato. I vetri sono saltati in aria e la porta d’ingresso si è bloccata”, ha raccontato Olena, una residente del terzo piano, ancora sotto shock. Sul posto sono arrivati subito vigili del fuoco e polizia, che hanno chiuso l’area e iniziato a scavare tra i detriti.

Accuse incrociate dopo il raid

Il governo ucraino ha subito puntato il dito contro la Russia, accusandola di colpire obiettivi civili. “È l’ennesimo attacco contro la popolazione ucraina”, ha detto un portavoce dell’amministrazione regionale di Dnipro. Da Mosca, nelle ore successive, nessuna reazione ufficiale. Le autorità di Kiev hanno ribadito che nel condominio non c’erano strutture militari né depositi di armi.

Soccorritori al lavoro, bilancio ancora incerto

Alle 8 del mattino le ricerche erano ancora in corso. “Dobbiamo procedere con molta cautela, alcune parti dell’edificio rischiano di crollare”, ha spiegato un responsabile dei vigili del fuoco. I soccorritori usano cani addestrati e termocamere per cercare eventuali superstiti sotto le macerie. L’area resta transennata e solo i residenti accompagnati possono avvicinarsi per recuperare gli effetti personali.

Dnipro sotto attacco: la città tiene duro

Non è la prima volta che Dnipro viene colpita da raid missilistici dall’inizio della guerra. La città, importante snodo industriale e logistico dell’Ucraina centrale, è stata più volte presa di mira nelle ultime settimane. “Ogni notte viviamo nell’incertezza”, racconta un’insegnante del quartiere, mentre osserva i soccorsi. Le autorità locali invitano tutti a restare vigili e a seguire le indicazioni della protezione civile.

La situazione resta drammatica

Il bilancio potrebbe cambiare ancora nelle prossime ore. Le autorità ucraine promettono aggiornamenti continui. Intanto, per le strade di Dnipro si respira un’atmosfera tesa. Molti residenti hanno passato la notte nei rifugi o in macchina, aspettando che le sirene d’allarme si fermassero.