Drammatico stalking: ex marito minaccia di uccidere la moglie e finisce in manette

Drammatico stalking: ex marito minaccia di uccidere la moglie e finisce in manette

Drammatico stalking: ex marito minaccia di uccidere la moglie e finisce in manette

Matteo Rigamonti

Novembre 9, 2025

Napoli, 9 novembre 2025 – «Se non mi fermate, ucciderò mia moglie. Sono passato ora sotto casa sua, ma non c’era». Così un uomo di 48 anni si è presentato ieri mattina alla caserma dei carabinieri di Capodimonte, a Napoli, chiedendo quasi in ginocchio di essere arrestato. Una confessione che non ha lasciato spazio a dubbi e ha spinto i militari a intervenire subito.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo perseguitava da tempo la sua ex moglie, una professionista napoletana della stessa età. I due sono separati legalmente da marzo, dopo una relazione finita nel 2023. In mezzo, ci sono due figli: il maggiore ha 19 anni, il più piccolo è minorenne e soffre di una grave disabilità.

Due anni di stalking e minacce continue

Gli atti e le testimonianze raccolte raccontano di stalking che va avanti da almeno due anni. L’uomo – spiegano fonti investigative – si presentava spesso sotto casa della donna e anche nel suo negozio nel centro città. Lei ha dovuto cambiare vita: nuovi orari di lavoro, citofono staccato, numero fisso cambiato. Un’escalation di comportamenti ossessivi che ha coinvolto anche la famiglia: l’ex suocero, la ex cognata e persino i figli hanno ricevuto minacce di morte via email e messaggi.

«La faccio in mille pezzi», avrebbe scritto l’uomo al figlio maggiore poche ore prima dell’arresto. Una frase pesante che ora pesa come un macigno nel fascicolo aperto dalla Procura di Napoli. Il ragazzo, secondo quanto riferito agli inquirenti, avrebbe incontrato il padre la notte prima. Ne sarebbe nata una lite violenta: l’uomo, che si muove con una stampella per un problema motorio, avrebbe colpito il figlio proprio con quell’apparecchio.

Notte di interventi e paura senza tregua

Nella notte tra il 7 e l’8 novembre, i carabinieri sono intervenuti due volte sotto casa della donna: la prima poco prima della mezzanotte, la seconda intorno alle due di notte. In entrambi i casi, l’ex marito era stato segnalato vicino al portone. «Non riuscivo più a dormire», ha detto la donna agli investigatori. La paura era diventata una compagna costante. Solo allora – forse spinta dall’istinto di difesa – ha deciso di sporgere un’altra denuncia.

Secondo le prime ricostruzioni, proprio quella denuncia avrebbe spinto l’uomo a presentarsi in caserma poche ore dopo. Un gesto che i carabinieri hanno interpretato come il segnale di una situazione ormai fuori controllo. Il maresciallo in servizio ha subito chiamato la vittima, che ha risposto rassicurando tutti di non essere in casa in quel momento.

Fermo e trasferimento a Poggioreale

Dopo aver raccolto la confessione e verificato i fatti con la donna, i carabinieri hanno fermato il 48enne. L’uomo è stato portato nel carcere di Poggioreale nel primo pomeriggio. La Procura di Napoli lo accusa di stalking aggravato, minacce gravi e lesioni personali.

«Non potevo più andare avanti così», ha detto la donna agli inquirenti. Anche i figli – soprattutto il maggiore – hanno confermato le pressioni subite negli ultimi mesi. Dagli atti emerge che il padre ha cercato più volte di coinvolgerli nelle sue dispute con la madre, arrivando a minacciarli direttamente quando prendevano le sue difese.

Una famiglia in trappola, la violenza che non si ferma

Il caso torna a mettere sotto i riflettori il tema della violenza domestica e le difficoltà che molte donne affrontano per denunciare queste situazioni. In questo caso, la scelta della vittima di rivolgersi alle forze dell’ordine – dopo mesi di silenzi e paura – ha probabilmente evitato il peggio.

Gli investigatori stanno ricostruendo nel dettaglio la lunga serie di episodi denunciati dalla donna e dalla sua famiglia. «Non è facile trovare il coraggio», ha ammesso la professionista davanti ai carabinieri. Ma è l’unico modo per spezzare un circolo che rischia di distruggere intere famiglie.

Il 48enne resta in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia, previsto per lunedì mattina. Nei prossimi giorni la magistratura di Napoli approfondirà ulteriormente la vicenda.