Favino e i fondi per il cinema: un dialogo che diventa monologo

Favino e i fondi per il cinema: un dialogo che diventa monologo

Favino e i fondi per il cinema: un dialogo che diventa monologo

Giada Liguori

Novembre 9, 2025

Torino, 9 novembre 2025 – Pierfrancesco Favino, uno degli attori più noti del cinema italiano, ha parlato oggi di fondi per il cinema durante un incontro a Torino, a margine della proiezione del film “Il Maestro”, evento inserito nel programma delle Atp Finals. Favino ha raccontato di come, sia a Cannes che a Venezia, abbia cercato di aprire un dialogo tra le parti coinvolte nel settore. Ma, ha sottolineato con chiarezza, “i ponti si costruiscono solo se ci si siede davvero allo stesso tavolo”.

Favino: “Il dialogo sul cinema italiano resta un monologo”

Seduto in una sala gremita, con le luci basse e il brusio tipico delle grandi occasioni, Favino ha risposto senza esitazione a una domanda precisa: “Da molto tempo chiediamo di sederci a quel tavolo, ma a quel tavolo non ci vogliono vedere seduti con loro”. Il riferimento è chiaro: la distanza tra chi rappresenta il mondo degli artisti e chi gestisce le risorse pubbliche destinate al settore. “A questo punto – ha aggiunto l’attore – non è un dialogo ma un monologo”.

La questione dei finanziamenti al cinema italiano resta al centro dell’attenzione. Negli ultimi mesi, produttori, registi e interpreti hanno più volte chiesto al governo di rivedere i criteri con cui vengono assegnati i fondi, reclamando maggiore trasparenza e coinvolgimento. Favino, già in passato, aveva ribadito l’urgenza di “costruire ponti”, come aveva dichiarato sia sulla Croisette sia al Lido.

Atp Finals, cinema e cultura: Torino sotto i riflettori

La presenza di Favino a Torino, in occasione delle Atp Finals, non è un caso. La città piemontese ospita in questi giorni non solo il grande tennis, ma anche una serie di eventi collaterali dedicati al cinema e alla cultura. La proiezione de “Il Maestro” – storia di un direttore d’orchestra alle prese con le proprie fragilità – ha attirato un pubblico numeroso, tra spettatori e addetti ai lavori.

Durante l’incontro, iniziato poco dopo le 18 al Cinema Massimo, Favino ha parlato anche delle difficoltà che il settore sta vivendo. “Non basta dire che vogliamo rilanciare – ha spiegato – serve un ascolto vero, reciproco”. Un concetto che ha ribadito più volte, tra una domanda e l’altra dei giornalisti presenti.

Fondi pubblici per il cinema: tra numeri e malumori

Negli ultimi anni la discussione sui fondi pubblici destinati al cinema si è fatta più accesa. Secondo i dati del Ministero della Cultura, nel 2024 sono stati stanziati circa 400 milioni di euro per il comparto audiovisivo. Eppure, molti operatori lamentano una distribuzione che non sembra equa e la mancanza di un vero confronto con chi lavora sul campo.

Favino non è nuovo a queste prese di posizione. Già lo scorso settembre, durante la Mostra del Cinema di Venezia, aveva chiesto “un tavolo permanente” tra istituzioni e rappresentanti del settore. Oggi, a Torino, ha ribadito: “Se non ci ascoltiamo davvero, rischiamo di perdere un’occasione”.

Un settore in cerca di ascolto e risposte

Il pubblico presente ha accolto con attenzione le parole dell’attore. All’uscita dalla sala, alcuni spettatori hanno commentato: “Ha ragione, serve più dialogo”. Altri hanno sottolineato come “il cinema italiano abbia bisogno di un sostegno concreto”. La sensazione diffusa è che la distanza tra chi decide e chi crea sia ancora molto ampia.

Favino ha chiuso il suo intervento con una nota di amarezza, ma anche di speranza: “Costruire ponti richiede tempo e volontà. Noi siamo pronti”. Un messaggio che suona forte in un momento delicato per l’industria culturale italiana.

Le istituzioni, per ora, non hanno risposto alle parole dell’attore. Ma il dibattito resta aperto. E la richiesta di un confronto vero – questa volta senza monologhi – sembra destinata a tornare presto al centro della scena.