La casa natale dei fratelli Taviani: un pezzo di storia in vendita nel Pisano

La casa natale dei fratelli Taviani: un pezzo di storia in vendita nel Pisano

La casa natale dei fratelli Taviani: un pezzo di storia in vendita nel Pisano

Giada Liguori

Novembre 9, 2025

San Miniato, 9 novembre 2025 – Sta per chiudersi un pezzo importante della storia di San Miniato: la casa natale dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, due colonne del cinema italiano, è stata messa in vendita dagli eredi. L’annuncio è apparso pochi giorni fa su un popolare sito immobiliare. Si tratta di un appartamento di circa 300 metri quadrati nel cuore del centro storico, a due passi da piazza del Duomo. Il prezzo? Circa 350mila euro. Per molti abitanti del paese, quella cifra non è solo un valore di mercato, ma un simbolo di memoria collettiva.

La casa dei Taviani in vendita: un pezzo di storia che se ne va

L’appartamento, distribuito su due piani e con vista sulla vallata toscana, conserva ancora tracce della storia della famiglia e della città. Fu il padre dei Taviani a ricostruirlo nel 1955, dopo che il palazzo originale era stato distrutto dai nazisti durante la ritirata del 1944. Una notte drammatica, quella della fuga della famiglia, che poi sarebbe stata raccontata in una delle scene chiave de “La notte di San Lorenzo”, girato proprio tra le strade e le campagne di San Miniato. “Quella casa – ha detto più volte Paolo Taviani – era il nostro rifugio, la nostra finestra sul mondo”.

Oggi l’appartamento ha bisogno di lavori di manutenzione e ristrutturazione. A confermarlo è il sindaco Simone Giglioli: “La famiglia Taviani ha preferito vendere piuttosto che sostenere altre spese. Noi, insieme alla Regione Toscana, stiamo valutando se acquistare l’immobile per farne la sede della futura Fondazione Taviani”.

Un futuro tutto da definire

L’idea di trasformare la casa natale dei registi in un centro culturale dedicato al cinema è in campo da tempo. Da mesi il Comune discute con la Regione per trovare una strada che permetta di salvaguardare il valore simbolico dell’edificio. “Vorremmo che diventasse un luogo aperto a tutti: cittadini, scuole, studiosi”, ha spiegato Giglioli. La Fondazione Taviani, che Comune e Regione hanno già costituito, punta proprio a questo: mantenere viva la memoria dei fratelli Taviani e promuovere iniziative legate al cinema e alla cultura.

Per ora, però, l’annuncio di vendita resta online. Nell’inserzione si legge: “Raffinato appartamento nel cuore di San Miniato, in una zona ricca di atmosfera culturale, intitolata ai celebri registi Paolo e Vittorio Taviani, originari di questo storico borgo della Toscana”. Una descrizione che mescola realtà immobiliare e suggestioni cinematografiche.

Un luogo che ha ispirato il cinema italiano

Chi ha visitato la casa parla di ampie stanze luminose, soffitti alti, e una terrazza che si affaccia sulle colline intorno. Da quelle finestre, i fratelli Taviani guardavano la campagna toscana che sarebbe diventata lo sfondo delle loro opere più famose. “La vista sulla vallata – racconta un vicino, Mario Bianchi – è la stessa che si vede in alcune scene de ‘La notte di San Lorenzo’. Qui tutto parla ancora di loro”.

Il film, premiato nel 1982 al Festival di Cannes con il Gran Premio Speciale della Giuria, è uno dei simboli del cinema italiano del secondo Novecento. Eppure, oggi, quella casa rischia di cambiare volto e proprietari. “Sarebbe un peccato perderla come bene pubblico”, commenta una residente, Anna Rossi, incontrata ieri mattina davanti al portone.

Il dibattito in città e le possibili strade

A San Miniato la notizia ha acceso discussioni diverse. C’è chi teme che la casa finisca in mani private e venga snaturata, altri la vedono come un’occasione per dare nuova vita al centro storico. Il Comune, intanto, non esclude di comprarla direttamente o di lanciare una raccolta fondi pubblica. “Stiamo valutando tutte le opzioni”, assicura il sindaco.

Intanto, la casa dei Taviani resta lì. Silenziosa, con le persiane verdi socchiuse e la terrazza che guarda lontano. Un pezzo di storia locale in attesa di un nuovo futuro, tra memoria e cambiamento.