Mosca, 9 novembre 2025 – Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov si è detto pronto a incontrare il segretario di Stato americano Marco Rubio, nonostante le tensioni che hanno portato all’annullamento del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin. La sua dichiarazione, rilasciata in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti, arriva in un momento delicato nei rapporti tra Washington e Mosca, segnati da accuse reciproche e sospetti sulle vere intenzioni dei due Paesi.
Lavrov: “Pronti a parlare, la comunicazione è fondamentale”
“Rubio e io sappiamo che è importante restare in contatto regolarmente”, ha detto Lavrov ai giornalisti nella sede del ministero, poco dopo le 10 di questa mattina. Il ministro ha ridimensionato la rottura diplomatica, sottolineando che “bisogna discutere la questione ucraina e portare avanti l’agenda bilaterale”. Secondo Lavrov, le telefonate tra i due restano frequenti e, se serve, “siamo pronti a incontrarci di persona”.
Queste parole arrivano dopo giorni di indiscrezioni su media americani e russi. Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, sarebbe stato proprio un colloquio telefonico tra Lavrov e Rubio a far saltare il vertice di Ginevra tra Trump e Putin. Il Cremlino ha respinto con forza questa accusa, parlando di “ricostruzioni senza fondamento”.
Il nodo Ucraina e la crisi dei vertici
Al centro delle tensioni c’è la questione ucraina, tema che da mesi domina la scena internazionale. Gli Stati Uniti accusano Mosca di alimentare l’instabilità nel sud-est dell’Ucraina, mentre la Russia chiede “garanzie di sicurezza” ai propri confini. Nell’intervista, Lavrov ha ribadito la volontà di Mosca di “continuare il dialogo”, ma ha avvertito che “senza rispetto reciproco non si va avanti”.
Fonti diplomatiche a Washington confermano che la linea della Casa Bianca resta ferma: “Serve una de-escalation immediata”, ha detto un funzionario del Dipartimento di Stato, che ha preferito restare anonimo. Rubio, invece, non ha parlato pubblicamente nelle ultime ore, ma secondo i suoi collaboratori “rimane disponibile a un confronto diretto con Mosca”.
Reazioni internazionali e scenari futuri
La disponibilità di Lavrov a incontrare Rubio è stata accolta con prudenza in Europa. A Bruxelles, un portavoce dell’Unione Europea ha detto che “ogni passo verso il dialogo è positivo, ma servono fatti concreti”. Anche a Berlino e Parigi si attende di vedere se dalle parole si passerà ai fatti. Intanto, l’Onu segue con attenzione gli sviluppi: “Il rischio di una nuova escalation non è mai stato così alto”, ha commentato ieri sera un diplomatico delle Nazioni Unite.
In Russia, la stampa vicina al Cremlino ha dato ampio spazio alle parole di Lavrov. Su quotidiani come la Rossiyskaya Gazeta e il Kommersant si sottolinea che Mosca “non ha mai chiuso la porta al dialogo”, mentre nei talk show serali si discute sulle mosse che potrebbe fare l’America.
Il vertice Trump-Putin: una possibilità ancora aperta?
Resta da vedere se e quando si potrà recuperare il vertice tra Trump e Putin, saltato all’ultimo minuto tra accuse e sospetti di pressioni interne. Fonti diplomatiche russe dicono che “la finestra per un incontro non è chiusa”, ma serviranno “passi concreti” da parte americana. Lavrov ha lasciato intendere che “le condizioni possono cambiare in fretta”, aprendo uno spiraglio per le prossime settimane.
Nel frattempo, la diplomazia non si ferma. Nelle prossime ore sono attesi nuovi contatti telefonici tra Mosca e Washington. Solo allora, forse, si capirà se il gelo degli ultimi giorni potrà lasciare spazio a una ripresa del dialogo.
