Memorie di un marciatore: il fascino del set in Fvg di Alessandro Casale

Memorie di un marciatore: il fascino del set in Fvg di Alessandro Casale

Memorie di un marciatore: il fascino del set in Fvg di Alessandro Casale

Giada Liguori

Novembre 9, 2025

Trieste, 9 novembre 2025 – Sono iniziate questa settimana a Trieste le riprese di “Memorie di un marciatore”, il nuovo film diretto da Alessandro Casale e prodotto dalla romana Clemart, con il supporto della Fvg Film Commission e di PromoTurismoFvg. Il progetto si sviluppa tra Trieste e Udine e durerà circa cinque settimane. Al centro della storia c’è Abdon Pamich, atleta fiumano, medaglia d’oro olimpica e icona dello sport italiano. Un uomo che incarna una generazione segnata dall’esodo e dalla voglia di riscatto.

Trieste, il set che racconta una memoria collettiva

Le prime scene sono state girate proprio nel cuore di Trieste, tra le vie del centro e l’ex campo profughi di Padriciano, un luogo carico di significato per la comunità locale. “Abbiamo scelto Padriciano perché qui si sente ancora la memoria di chi ha vissuto l’esodo – ha spiegato Casale durante una pausa sul set –. Raccontare Pamich vuol dire raccontare un pezzo di storia italiana spesso dimenticata”. Il film, come spiegato dalla produzione, intreccia la storia personale dell’atleta con quella di migliaia di esuli istriani, fiumani e dalmati che trovarono rifugio in Friuli Venezia Giulia dopo la Seconda guerra mondiale.

Abdon Pamich, la marcia di una vita

Abdon Pamich, nato nel 1933, è stato uno dei più grandi marciatori italiani: oro nella 50 km alle Olimpiadi di Tokyo 1964, bronzo a Roma nel 1960, e ben ventinove titoli italiani conquistati. La sua vita è segnata dall’abbandono forzato della città natale, Fiume, nel 1947, un capitolo difficile che si intreccia con quello di un’Italia in trasformazione. “Pamich è la forza di chi non molla – racconta Paolo Guerra, uno dei produttori –. La sua marcia è diventata la metafora di un cammino più grande, quello dell’integrazione e della rinascita”. Nel film, la figura dell’atleta prende forma attraverso testimonianze dirette, immagini d’archivio e ricostruzioni d’epoca.

Alessandro Casale, un regista a suo agio tra cinema e tv

Il regista Alessandro Casale, 48 anni, laureato in Scienze politiche all’Università di Torino con una tesi in Storia del cinema, lavora nel mondo dell’audiovisivo da oltre vent’anni. Ha fatto da aiuto regista a nomi come Ferzan Ozpetek, Daniele Ciprì, Lucio Pellegrini, Gianni Zanasi, Francesca Comencini, Michele Soavi, Sergio Castellitto e Ivano De Matteo. Il suo debutto alla regia risale a circa dieci anni fa, con le seconde unità di serie come “Benvenuti a tavola” e “Don Matteo”. Nel 2018 ha diretto otto episodi della terza stagione di “Tutto può succedere”, prodotta da Cattleya per Rai Uno. “Con ‘Memorie di un marciatore’ torno a un cinema che mette al centro le persone comuni e la loro voglia di resistere”, ha detto Casale.

Cinema e territorio, un legame forte

Le riprese toccheranno anche alcune location nel centro storico di Udine e nei dintorni. Il sostegno della Fvg Film Commission e di PromoTurismoFvg fa parte di un progetto più ampio per far conoscere il territorio attraverso il cinema. “Storie come quella di Pamich parlano a tutti – dice Marco Tullio, direttore della Film Commission –. Il Friuli Venezia Giulia è terra di confine, luogo di passaggi e incontri: il cinema può raccontare questa complessità”. Il film dovrebbe essere pronto per la primavera del 2026.

Verso il debutto nelle sale

Non sono ancora stati svelati i nomi degli attori principali, ma la produzione assicura che nel cast ci saranno anche interpreti locali. Le riprese andranno avanti fino a metà dicembre tra Trieste e Udine, con alcune scene ambientate in luoghi simbolo dell’esodo giuliano-dalmata. “Vogliamo restituire autenticità – sottolinea Casale –. Solo così la storia di Pamich potrà parlare anche ai giovani di oggi”. L’uscita nelle sale italiane è prevista per l’autunno del prossimo anno.