Roma, 9 novembre 2025 – Papa Leone ha fissato il suo primo concistoro, convocandolo per il 7 e l’8 gennaio prossimi a Roma. La notizia è circolata nelle ultime ore ed è stata confermata da fonti vicine alla Santa Sede. I cardinali l’hanno ricevuta direttamente via email. Un momento molto atteso, che segna l’inizio di una nuova fase per un pontificato appena iniziato.
Papa Leone apre il suo primo concistoro: ecco quando e dove
La convocazione, secondo quanto riferito dall’ANSA, è arrivata nelle prime ore del mattino e riguarda tutti i membri del Collegio cardinalizio. L’incontro si svolgerà in Vaticano, con sessioni sia la mattina sia il pomeriggio di entrambi i giorni. Al momento non sono stati resi noti i punti all’ordine del giorno, ma fonti interne parlano di un’agenda “densa e articolata”, con particolare attenzione alle sfide che la Chiesa affronta oggi.
Un cardinale italiano, contattato telefonicamente, ha detto: “Abbiamo appena ricevuto la comunicazione. È un momento importante, il primo vero confronto collettivo con il nuovo Papa”. La scelta di gennaio, subito dopo l’Epifania, non è casuale: tradizionalmente è un periodo di riflessione e programmazione per la Curia romana.
Un appuntamento cruciale per il pontificato
Il concistoro è uno degli eventi più importanti nella vita della Chiesa cattolica. Qui il Papa può annunciare nuovi cardinali, discutere questioni dottrinali o affrontare temi legati al governo interno. In questo caso, secondo fonti vaticane, l’incontro servirà soprattutto a “fare il punto” sulle priorità del pontificato di Leone.
Papa Leone, eletto lo scorso giugno dopo la rinuncia di Papa Francesco, ha già mostrato la volontà di dare una svolta su diversi fronti: dalla riforma della Curia alla gestione delle emergenze sociali e ambientali. “C’è molta attesa – ha confidato un prelato latinoamericano – per capire quale direzione prenderà il Santo Padre nei prossimi mesi”.
Tra i cardinali e la Curia, reazioni a caldo
La notizia della convocazione ha subito acceso reazioni tra i membri della Curia e gli osservatori vaticani. Alcuni cardinali hanno espresso soddisfazione per la rapidità con cui Papa Leone ha voluto riunire il collegio, sottolineando la necessità di “un confronto aperto e diretto” dopo mesi di transizione. Altri, invece, preferiscono aspettare di sapere quali temi verranno affrontati.
Secondo le prime indiscrezioni raccolte nei corridoi del Palazzo Apostolico, tra i dossier più urgenti ci sono la situazione delle diocesi in difficoltà economica, i rapporti con la Cina e la gestione dei casi di abusi. “Non ci aspettiamo decisioni immediate – ha spiegato un funzionario della Segreteria di Stato – ma sarà un’occasione per ascoltare le diverse sensibilità presenti nella Chiesa”.
Aspettative e scenari per la Chiesa
Il primo concistoro di Papa Leone arriva in un momento delicato per la Chiesa cattolica. Le sfide sono tante: dalla crescente secolarizzazione in Europa alle tensioni internazionali che coinvolgono le comunità cristiane in Medio Oriente e Africa. In questo quadro, la riunione dei cardinali assume un peso particolare.
“È un segnale di collegialità – ha osservato un esperto di diritto canonico dell’Università Gregoriana – e un modo per rafforzare il senso di unità dopo una fase complicata”. Nei prossimi giorni sono attese ulteriori comunicazioni ufficiali dal Vaticano, che chiariranno i dettagli logistici e l’elenco dei partecipanti.
Per ora, nei palazzi vaticani si respira un clima di attesa. I cardinali stanno organizzando i viaggi verso Roma, mentre tra i fedeli cresce la curiosità per le prime mosse del nuovo Papa. Solo allora, forse, si capirà davvero quale strada prenderà la Chiesa sotto la guida di Leone.
