Londra, 9 novembre 2025 – Re Carlo III ha guidato questa mattina la tradizionale cerimonia della Domenica della Memoria al Cenotafio di Whitehall, nel cuore di Londra, deposto una corona di papaveri per onorare i caduti britannici. Al suo fianco c’era il figlio, il Principe William, entrambi in uniforme militare. Hanno osservato due minuti di silenzio davanti al monumento che dal 1920 ricorda i soldati morti in guerra. Presenti anche la regina Camilla e la principessa Kate, che hanno seguito la commemorazione dal balcone del ministero degli Esteri, insieme ad altri membri della famiglia reale.
Silenzio e memoria: la cerimonia che ferma Londra
Alle 11 in punto, come da tradizione, il traffico di Whitehall si è bloccato. Un silenzio profondo ha avvolto le migliaia di persone radunate lungo la strada, rotto solo dal rintocco dell’orologio. Circa 10.000 veterani hanno preso parte alla cerimonia, tra loro una ventina di ex combattenti della Seconda Guerra Mondiale: uomini e donne ormai novantenni, che hanno sfilato con passo lento e medaglie appuntate al petto. “È un onore essere qui, dopo ottant’anni”, ha detto John Harris, 98 anni, ex aviere della RAF.
La corona di papaveri, simbolo dei caduti e indossata da milioni di britannici in novembre, è stata deposta anche dal primo ministro Keir Starmer e dai leader dei principali partiti. Otto ex primi ministri – tra cui Tony Blair, Theresa May e Boris Johnson – erano presenti tra le autorità. “Ricordiamo chi ha dato tutto per il Paese”, ha detto Starmer ai giornalisti poco prima dell’inizio della cerimonia.
Famiglia reale in lutto, assenze che pesano
Dal balcone del Foreign Office, la regina Camilla e la principessa Kate – entrambe in abito nero, come vuole il protocollo – hanno seguito la cerimonia in silenzio. Con loro, altri membri della famiglia reale. Ma non c’era il principe Andrea: il fratello minore del re è fuori dagli eventi pubblici dal 2019, dopo lo scandalo legato a Jeffrey Epstein. Negli ultimi mesi ha perso anche gli ultimi titoli nobiliari e la residenza nella Royal Lodge di Windsor. “Non ci sono piani per un suo ritorno”, ha detto una fonte vicina a Buckingham Palace.
Assente anche il principe Harry, trasferitosi negli Stati Uniti con la moglie Meghan nel 2020 dopo la rottura con la famiglia reale. In settimana Harry ha diffuso una nota in cui si dice “orgoglioso di aver servito nelle forze armate britanniche” e rende omaggio “all’identità nazionale”. Nessun commento ufficiale dal Palazzo.
Il giovane principe George e il passaggio di testimone
Ieri sera, alla Royal Albert Hall, il principe George – 12 anni – ha partecipato per la prima volta a una commemorazione pubblica per i caduti. Accompagnato dalla madre Catherine, dal nonno Carlo III e dalla regina Camilla, il giovane erede ha seguito la serata tra applausi e commozione. Il pubblico si è alzato in piedi quando la banda militare ha intonato l’inno nazionale all’arrivo della famiglia reale nel palco d’onore.
La presenza di George segna un passaggio generazionale: “È importante che i più giovani capiscano il valore del sacrificio”, ha spiegato un portavoce di Kensington Palace. La Royal Albert Hall, illuminata da migliaia di luci rosse che ricordano i papaveri dei campi di battaglia, ha ospitato veterani, famiglie e rappresentanti delle forze armate.
Un rito che unisce passato e presente
La Domenica della Memoria resta uno dei momenti più sentiti nel calendario britannico. Ogni anno, milioni di persone osservano il silenzio delle 11 e indossano il papavero rosso come segno di rispetto. “Non dimenticheremo mai chi ha dato la vita per la nostra libertà”, ha detto una donna tra la folla, stringendo la mano del nipote.
Mentre le corone di fiori si accumulano ai piedi del Cenotafio e le note del “Last Post” si disperdono nell’aria umida di novembre, Londra rinnova un rito che mescola memoria personale e identità collettiva. Solo allora, nel silenzio, il passato sembra ancora vicino.
