Scontro acceso sul servizio sugli occhiali Meta: il Garante della Privacy contro Ranucci

Scontro acceso sul servizio sugli occhiali Meta: il Garante della Privacy contro Ranucci

Scontro acceso sul servizio sugli occhiali Meta: il Garante della Privacy contro Ranucci

Matteo Rigamonti

Novembre 9, 2025

Roma, 9 novembre 2025 – Si riaccende lo scontro tra la redazione di Report e il Garante per la protezione dei dati personali, proprio alla vigilia della nuova puntata del programma di Rai 3, in onda domenica sera. Al centro del contendere c’è stavolta il servizio sugli smart glasses di Meta, che l’Autorità definisce “senza alcun fondamento”, frutto di “scarsa conoscenza della materia o, peggio, di mala fede”. Il Garante ha chiesto alla Rai di “non mandare in onda il servizio così come annunciato”. Immediata la risposta del conduttore Sigfrido Ranucci: “È l’ennesimo tentativo del Garante di bloccare la trasmissione”.

Meta, smart glasses e multa: il nodo della sanzione ridotta

Come anticipato da Report, l’inchiesta ricostruisce un episodio del ottobre 2024. In quei giorni, un membro del Collegio del Garante, Agostino Ghiglia, avrebbe incontrato Angelo Mazzetti, responsabile istituzionale di Meta in Italia, proprio poco prima della decisione su una multa milionaria per presunte violazioni della privacy legate ai nuovi occhiali intelligenti. “Il primo modello di occhiali smart dell’azienda Usa era finito sotto la lente del Garante per presunte violazioni della privacy, sia verso chi li usa sia verso chi viene ripreso”, spiegano i giornalisti.

I dipartimenti avevano proposto una multa da 44 milioni di euro, ma il Collegio non era d’accordo. Solo dopo l’incontro tra Ghiglia e Mazzetti, la sanzione sarebbe stata ridotta. “Alla fine Meta pagherà la multa?”, si chiedono da Report in un post su Facebook. La questione resta aperta.

Dentro il Garante: tensioni e dubbi sulla multa

La vicenda, secondo la trasmissione, si inserisce in un clima già teso. Ad agosto 2024 il Collegio, sempre secondo Report, aveva difficoltà a gestire una tecnologia così nuova. Si pensava persino di chiudere il procedimento o di passarlo all’autorità irlandese. Ma tra i garanti c’era chi temeva un danno erariale. In una clip diffusa dal programma, la vicepresidente del Garante, Ginevra Cerrina Feroni, diceva: “Qui si parla di una multa da 44 milioni che noi non vogliamo dare. Sono soldi che non entrano nelle casse dello Stato. È una questione molto delicata e io non voglio prendermi questa responsabilità”.

Il giorno dopo l’incontro tra Ghiglia e Mazzetti, sostiene Report, il Collegio ha ammorbidito la posizione su Meta, abbassando la multa da 44 milioni a 12,5 milioni. La sanzione è passata dall’1% dello fatturato annuo allo 0,28%.

Garante: nessuna irregolarità, Report risponde colpo su colpo

L’Autorità per la Privacy, in una nota ufficiale diffusa sabato, ha negato qualsiasi irregolarità o danno per le casse pubbliche: “Non c’è mai stato alcun rischio di danno erariale, neanche potenziale. Il Collegio ha semplicemente deciso, dopo un confronto complesso su un caso inedito in Europa, di non condividere la multa proposta dagli uffici, contestandone i presupposti”. Il Garante invita Report a “fare i dovuti approfondimenti in diritto” e si riserva di valutare azioni “nelle sedi opportune”.

Ranucci ha risposto con fermezza: “Non siamo noi a parlare di danno erariale, ma una componente del Garante, la professoressa Cerrina Feroni. Noi abbiamo raccontato i fatti, basandoci su documenti e verbali. Se oggi la Corte dei Conti può esaminare la vicenda, è grazie a Report. Questo è il senso del servizio pubblico”, ha concluso il conduttore.

Rai: nessuna richiesta formale, ma la tensione resta alta

Da Viale Mazzini fanno sapere che non è arrivata alcuna richiesta formale di blocco del servizio. Ma l’atmosfera resta tesa: solo una settimana fa Ghiglia aveva inviato una diffida preventiva a Report per un altro servizio legato al suo ruolo nella multa sul caso dell’audio del ministro Sangiuliano. Anche allora, nonostante le pressioni, la trasmissione è andata regolarmente in onda.

Sui smart glasses Meta le posizioni restano distanti. Da una parte il Garante parla di “accuse infondate”, dall’altra Report rivendica il diritto e il dovere di mostrare fatti e documenti. La puntata andrà regolarmente in onda questa sera alle 21.20 su Rai 3.