Un 35enne cinese arrestato per tentato omicidio di una tassista a Prato

Un 35enne cinese arrestato per tentato omicidio di una tassista a Prato

Un 35enne cinese arrestato per tentato omicidio di una tassista a Prato

Matteo Rigamonti

Novembre 9, 2025

Prato, 9 novembre 2025 – Un uomo di 35 anni, cittadino cinese, è stato fermato dalla Squadra Mobile di Prato con l’accusa di tentato omicidio e rapina aggravata ai danni di una connazionale, una donna di 46 anni che lavorava come tassista abusiva. L’aggressione risale alla notte tra il 17 e il 18 aprile scorsi, quando la vittima fu strangolata con un cavo elettrico, picchiata e colpita al volto da un colpo di pistola. Il fermo è avvenuto venerdì 7 novembre, vicino all’uscita autostradale di Prato Ovest, proprio mentre – secondo la Procura – l’uomo stava per lasciare il paese.

Aggredita di notte: terrore e violenza in una zona isolata

Gli investigatori hanno ricostruito una dinamica inquietante. La donna era stata contattata su WeChat da un utente con il nickname “Lu” che le aveva chiesto un passaggio da via Pistoiese, a Prato, fino a Vaiano. Era circa mezzanotte quando la tassista, a bordo della sua Volkswagen Sharan, ha caricato il passeggero. L’uomo si è seduto dietro e ha chiesto di essere portato in una zona di montagna, lontana da occhi indiscreti. Solo una volta fermata l’auto, la situazione è degenerata. “Ti ammazzo”, avrebbe detto il 35enne prima di aggredirla.

La versione della vittima ha aiutato la polizia a ricostruire l’aggressione. L’uomo avrebbe stretto il collo della donna con il cavo di una ciabatta elettrica, colpendola più volte al volto. Lei ha cercato di difendersi mordendogli un dito, ma lui ha continuato a soffocarla. A un certo punto, una pattuglia dei carabinieri è passata nella zona, ma non si è fermata. La violenza è andata avanti per diversi minuti.

Spari e fuga: un colpo al volto e l’abbandono nell’auto

Dopo averla picchiata e tentato di strangolarla, il 35enne ha preso il volante dell’auto della vittima per tornare verso Prato. Poco dopo ha fermato di nuovo la macchina e, con una pistola calibro 9, bianca e oro, ha sparato un colpo che ha colpito la donna vicino all’orecchio sinistro. Poi è scappato a piedi, lasciandola svenuta dentro la vettura.

Nonostante le ferite gravi – trauma cranico, frattura alla mastoide sinistra e un proiettile rimasto nella zona del collo – la donna è riuscita a trascinarsi fino alla strada per chiedere aiuto. Un poliziotto fuori servizio e il personale sanitario sono arrivati in tempo per salvarle la vita. “Le hanno salvato la vita”, ha detto un investigatore della Questura. All’inizio i medici avevano parlato di almeno 35 giorni di prognosi, con evidenti cicatrici e difficoltà nei movimenti del collo.

Il bottino: 9mila euro e due cellulari spariti

Durante l’aggressione, l’uomo ha preso due telefoni cellulari e una somma di 9.000 euro, trasferita tramite WeChat Pay dal portafoglio digitale della donna. Questo dettaglio ha aiutato gli investigatori a tracciare i movimenti finanziari del sospetto nelle ore successive all’aggressione.

Le indagini della Squadra Mobile non sono state facili: tabulati telefonici, intercettazioni e accertamenti tecnici hanno portato all’identificazione del 35enne. Decisiva è stata la prova del DNA, trovata sia sul cavo elettrico usato per strangolare la donna sia sul volante dell’auto.

Il fermo: pronto a scappare dall’Italia

Il provvedimento restrittivo è arrivato dopo mesi di indagini coordinate dal procuratore Luca Tescaroli. “L’indagato si stava preparando a lasciare il paese”, si legge nel comunicato della Procura diffuso sabato mattina. L’uomo è stato bloccato vicino all’uscita autostradale di Prato Ovest e portato in carcere.

Fonti investigative non escludono che possano emergere nuovi dettagli o complici nei prossimi giorni. La vittima, ancora sotto shock, ha ringraziato chi l’ha soccorsa e chi sta lavorando al caso: “Sono viva per miracolo”, avrebbe detto ai medici dell’ospedale Santo Stefano.

La comunità cinese di Prato segue con attenzione la vicenda. In città, soprattutto tra via Pistoiese e le zone industriali, la notizia ha scosso molti: “Serve più sicurezza”, dicono alcuni residenti. Le indagini continuano per fare chiarezza su ogni aspetto del tentato omicidio e della rapina.