Corte dei Conti: la necessità di un aggiornamento urgente per i cronoprogrammi di Milano Cortina

Corte dei Conti: la necessità di un aggiornamento urgente per i cronoprogrammi di Milano Cortina

Corte dei Conti: la necessità di un aggiornamento urgente per i cronoprogrammi di Milano Cortina

Giada Liguori

Novembre 10, 2025

Milano, 10 novembre 2025 – La Corte dei Conti chiede un aggiornamento chiaro e preciso sui tempi delle opere infrastrutturali legate alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Serve più coordinamento tra chi deve realizzare i lavori e una gestione dei fondi più attenta. La richiesta arriva dalla delibera n. 68/2025/G della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, che ha approvato la relazione sul Fondo per le infrastrutture olimpiche.

Corte dei Conti: ora serve chiarezza sui tempi

Dalla relazione emerge che la società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 dovrà aggiornare con precisione i tempi di realizzazione delle opere. La legge olimpica del 2020 già lo prevedeva, ma la Corte ha voluto ribadire l’importanza di questo passaggio. Nel documento si sottolinea la necessità di un coordinamento più stretto tra i soggetti coinvolti, in particolare tra ANAS e RFI. L’obiettivo è evitare ritardi che potrebbero mettere a rischio la consegna delle infrastrutture prima dell’avvio dei Giochi, fissato per febbraio 2026.

Avanzamento lavori: numeri e punti critici

La relazione fotografa la situazione attuale: su 111 interventi previsti tra Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige, 98 sono già completamente finanziati e dovrebbero terminare entro il 2025. Alcune opere però potrebbero slittare oltre, se non ritenute essenziali per le gare. Restano solo 3 lavori stradali senza copertura finanziaria totale. Un dato che, dicono fonti vicine al dossier, “non va sottovalutato”, perché anche pochi ritardi possono creare problemi alla logistica generale dell’evento.

Strade e ferrovie: il nodo delle risorse

La relazione entra nel dettaglio sulle risorse destinate a strade e ferrovie, due settori cruciali per il trasporto di atleti, delegazioni e spettatori durante le Olimpiadi. Per la Corte, è fondamentale che i lavori procedano a ritmo con la programmazione finanziaria. “L’avanzamento fisico dei cantieri deve andare di pari passo con i fondi disponibili”, si legge nella delibera. Un equilibrio difficile da mantenere, soprattutto quando emergono varianti o problemi tecnici che rallentano i lavori.

Le reazioni: si aspettano risposte dagli enti

Dopo la pubblicazione della relazione, ora si attendono le risposte ufficiali da parte di Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 e degli altri enti coinvolti. Un funzionario del Ministero delle Infrastrutture ha assicurato che “il monitoraggio è costante e i cronoprogrammi saranno aggiornati nelle prossime settimane”. Da ANAS e RFI arriva un messaggio di cautela: “Stiamo lavorando per rispettare tutte le scadenze”, spiegano, pur riconoscendo la complessità di alcune tratte ferroviarie in zone montane.

Prossimi passi: monitoraggio serrato fino ai Giochi

La Corte dei Conti annuncia che continuerà a seguire l’avanzamento dei lavori con controlli regolari fino all’inizio dei Giochi. L’attenzione resta alta soprattutto sulle infrastrutture più importanti per arrivare ai siti olimpici. “Non possiamo permetterci ritardi”, confida un dirigente regionale lombardo, “anche perché in gioco c’è l’immagine internazionale dell’Italia”. Solo nei prossimi mesi si capirà se i tempi saranno rispettati o se serviranno aggiustamenti.

In attesa di nuovi sviluppi ufficiali, la partita delle infrastrutture olimpiche resta aperta. E la pressione sugli enti coinvolti – tra scadenze strette e risorse da gestire – non sembra calare.