Ritrovato l’elicottero disperso nell’Aretino: la scoperta shock del relitto

Ritrovato l'elicottero disperso nell'Aretino: la scoperta shock del relitto

Ritrovato l'elicottero disperso nell'Aretino: la scoperta shock del relitto

Matteo Rigamonti

Novembre 10, 2025

Arezzo, 10 novembre 2025 – Nel pomeriggio di domenica, in un’area boschiva e difficile da raggiungere al confine tra Marche e Toscana, è stato finalmente trovato il relitto dell’elicottero precipitato il giorno prima. Il mezzo, ridotto a un cumulo di lamiere bruciate, è stato avvistato dai vigili del fuoco durante un sorvolo vicino al lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo. A bordo, secondo le prime informazioni, c’erano due persone. Al momento del ritrovamento, i soccorritori non erano ancora riusciti a raggiungere il punto dell’incidente.

Ricerche tra boschi fitti e pendii scoscesi

Le ricerche sono partite all’alba di domenica, dopo la segnalazione del mancato arrivo dell’elicottero, partito qualche ora prima da una località non ancora confermata. La zona, un intreccio di boschi fitti e pendii ripidi tra Arezzo e il confine con le Marche, ha reso tutto più complicato. “Abbiamo dovuto aspettare che il tempo migliorasse per poter alzare in volo i mezzi”, ha detto un responsabile dei vigili del fuoco di Arezzo. Solo nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30, l’equipaggio dell’elicottero Drago 53 ha avvistato i resti del velivolo, ormai irriconoscibili.

Il relitto nascosto tra gli alberi vicino al lago

Il punto esatto si trova a circa due chilometri dalla sponda nord del lago di Montedoglio, in una zona con vegetazione molto fitta. Dall’alto, i soccorritori hanno subito notato la fusoliera annerita e alcune lamiere sparse tra gli alberi. “Si vedeva chiaramente che l’elicottero aveva preso fuoco dopo l’impatto”, ha raccontato uno dei piloti impegnati nelle ricerche. Sul posto sono stati mandati anche uomini del Soccorso Alpino e i carabinieri forestali, che stanno cercando di raggiungere il relitto da terra.

A bordo due persone, identità ancora sconosciute

La Prefettura di Arezzo conferma che sull’elicottero c’erano due persone, ma per ora non sono stati diffusi i loro nomi. “Stiamo cercando di ricostruire cosa è successo e di identificare i passeggeri”, ha detto un funzionario della Prefettura. Le famiglie di chi potrebbe essere coinvolto sono state avvisate in via precauzionale. Solo una volta recuperati i corpi si potrà procedere con il riconoscimento ufficiale.

Ancora mistero sulle cause dell’incidente

Non sono ancora chiare le ragioni della caduta dell’elicottero. Dalle prime ricostruzioni, sembra che il velivolo abbia perso quota all’improvviso mentre sorvolava la zona montuosa tra Arezzo e Pesaro-Urbino. Non risultano chiamate di emergenza o richieste d’aiuto inviate dal pilota. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha già aperto un’inchiesta per capire se si è trattato di un guasto tecnico o di un errore umano. “Al momento non escludiamo nessuna pista”, ha detto un portavoce dell’ANSV.

Un luogo impervio, difficile da raggiungere

Il punto dello schianto si trova in una delle zone più impervie dell’Appennino tosco-marchigiano, dove i sentieri scarseggiano e spesso sono bloccati da frane o alberi caduti. I soccorritori stanno valutando se usare mezzi fuoristrada o se sarà necessario l’intervento di squadre specializzate in elisoccorso. “La priorità è mettere in sicurezza l’area e recuperare i corpi”, ha spiegato un responsabile delle operazioni.

Aspettando il recupero e le verifiche

Solo nelle prossime ore si potrà arrivare al relitto e iniziare il recupero. Sul posto sono attesi anche tecnici dell’Enac e investigatori dell’ANSV, che dovranno esaminare i resti per trovare elementi utili alle indagini. Intanto, nella zona del lago di Montedoglio, diversi abitanti hanno raccontato di aver sentito un forte boato nel primo pomeriggio di domenica. “Abbiamo pensato fosse un tuono, poi abbiamo visto del fumo alzarsi dal bosco”, ha detto una donna che vive poco lontano.

Le autorità invitano tutti a non avvicinarsi all’area per non ostacolare i soccorsi. Ora l’attesa è tutta per i risultati delle indagini e per dare un nome alle vittime di questa tragedia che ha scosso profondamente una comunità.