Arezzo, 12 novembre 2025 – Un bimbo di quattro anni è stato portato d’urgenza all’ospedale San Donato di Arezzo lunedì scorso, dopo aver perso conoscenza per aver mangiato alcuni biscotti alla cannabis preparati dallo zio, un trentenne. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione, coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, oltre che per lesioni personali colpose. I medici dicono che il piccolo ora è fuori pericolo.
Biscotti alla cannabis in casa: cosa è successo davvero
Tutto si è svolto nel primo pomeriggio, in una casa alla periferia di Arezzo. Il bambino ha visto dei biscotti con gocce di cioccolato nella credenza e ne ha mangiati un paio. Poco dopo, racconta la madre, ha cominciato a stare male: nausea, confusione e poi il malore improvviso con perdita di conoscenza. “Non rispondeva più, mi sono spaventata davvero tanto”, ha detto la donna agli agenti della squadra mobile arrivati subito sul posto.
Ricovero e analisi: cannabinoidi nel sangue del bambino
Il piccolo è stato portato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Donato. Qui i medici hanno trovato una alta concentrazione di cannabinoidi nelle urine e nel sangue. “Le sue condizioni erano serie, ma ha reagito bene alle cure”, ha spiegato un pediatra. Dopo alcune ore di osservazione, il quadro è migliorato. Il bimbo resta comunque sotto controllo.
La scoperta della serra clandestina dietro casa
Le indagini sono partite subito. Durante l’interrogatorio, la madre ha indicato lo zio come chi aveva preparato i biscotti. Gli agenti hanno perquisito la casa del trentenne, che vive poco lontano e non aveva precedenti. Nel retro hanno trovato una serra artigianale con lampade a led, ventilatori, fertilizzanti e diverse piante di cannabis in crescita.
Dentro casa sono stati sequestrati circa 600 grammi di marijuana essiccata e pronta all’uso, insieme a una ventina di biscotti simili a quelli mangiati dal bambino. “C’era tutto il materiale per coltivare e produrre”, ha spiegato uno degli agenti.
Arresto dello zio e accuse pesanti
Il trentenne è finito in manette con l’accusa di detenzione e produzione di sostanze stupefacenti e lesioni personali colpose. Dalle prime dichiarazioni, avrebbe preparato i biscotti per uso personale, senza immaginare che il nipote potesse prenderli. “Non pensavo li avrebbe toccati”, ha detto durante l’interrogatorio.
La Procura di Arezzo sta valutando la sua posizione e ha disposto il sequestro della serra e di tutto il materiale trovato. Gli investigatori stanno anche cercando di capire se ci sono responsabilità legate alla custodia di queste sostanze in casa.
Il bimbo sta meglio: “Ora vogliamo solo la sua guarigione”
Il personale sanitario del San Donato conferma che il bambino non è più in pericolo di vita e “sta meglio”. La madre, sollevata, ha detto: “È stato un grande spavento, ora speriamo solo che si rimetta del tutto”. La vicenda ha allarmato il quartiere, dove nel pomeriggio si sono viste volanti e ambulanze arrivare di corsa.
Intossicazioni da cannabis: un problema in crescita
Non è un caso isolato. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi anni sono aumentati i casi di intossicazione accidentale da prodotti alimentari contenenti cannabis, soprattutto tra i bambini. “Questi alimenti possono essere molto pericolosi per i più piccoli”, spiega il tossicologo Marco Bianchi. Gli esperti invitano a fare molta attenzione nel tenere questi prodotti in casa.
L’inchiesta va avanti: nelle prossime ore lo zio sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari. Intanto, la famiglia resta accanto al piccolo in ospedale, aspettando di riportarlo a casa.
