L’Algeria riabilita la voce di Boualem Sansal con una grazia sorprendente

L'Algeria riabilita la voce di Boualem Sansal con una grazia sorprendente

L'Algeria riabilita la voce di Boualem Sansal con una grazia sorprendente

Matteo Rigamonti

Novembre 12, 2025

Algeri, 12 novembre 2025 – L’Algeria ha concesso la grazia e il trasferimento in Germania a Boualem Sansal, lo scrittore detenuto da più di un anno. La decisione, arrivata dopo una richiesta formale del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, è stata annunciata ieri sera dalla presidenza algerina con una nota ufficiale. Si chiude così una vicenda che aveva attirato l’attenzione internazionale per le sue forti implicazioni umanitarie e diplomatiche.

Berlino chiede, Algeri risponde: la grazia per Sansal

La presidenza algerina ha reso noto che il capo dello Stato Abdelmadjid Tebboune ha “risposto favorevolmente” all’appello del presidente tedesco. Steinmeier aveva chiesto la grazia per Boualem Sansal, condannato in appello a luglio a cinque anni di carcere. La richiesta era arrivata direttamente a Tebboune nelle settimane scorse, con una lettera che sottolineava le ragioni umanitarie del caso. Nel comunicato diffuso poco dopo le 19 di ieri si legge che il presidente ha accolto la richiesta “per la sua natura e le sue motivazioni umanitarie”.

Fonti diplomatiche tedesche, contattate telefonicamente, hanno confermato la notizia, definendola “un gesto importante che rafforza il dialogo tra i due Paesi”. La liberazione di Sansal, 74 anni, era stata chiesta anche da molte associazioni letterarie europee e da intellettuali francesi e tedeschi.

Boualem Sansal: tra letteratura e lotta per la libertà

Boualem Sansal, nato nel 1949 a Theniet El Had, è uno degli scrittori più conosciuti della diaspora franco-algerina. Laureato in ingegneria, ha lavorato a lungo come alto funzionario pubblico prima di dedicarsi alla scrittura. I suoi libri – tra cui “Il villaggio del tedesco” e “2084. La fine del mondo” – affrontano spesso temi come la memoria, l’identità e la critica ai regimi autoritari.

Sansal era stato arrestato nel novembre 2024 con l’accusa di “attentato all’ordine pubblico” e “diffusione di notizie false” dopo alcune dichiarazioni fatte durante una conferenza a Parigi. La condanna a cinque anni, confermata in appello a luglio, aveva suscitato proteste in Francia e Germania. “Non ho mai smesso di credere nella libertà di parola”, aveva scritto Sansal in una lettera inviata ai suoi legali dal carcere di El Harrach.

Salute precaria, trasferimento urgente in Germania

La richiesta di grazia avanzata da Berlino si basava anche sulle condizioni di salute dello scrittore. Steinmeier, nella sua lettera ufficiale, aveva sottolineato che Sansal soffre di problemi cardiaci e ha bisogno di cure specialistiche non disponibili nelle carceri algerine. “Vista l’età avanzata e la salute fragile”, aveva scritto il presidente tedesco, “è urgente permettere il trasferimento per motivi umanitari”.

Il ministero della Giustizia algerino non ha ancora chiarito i tempi del rilascio. Ma fonti vicine alla famiglia Sansal fanno sapere che il trasferimento potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. La moglie dello scrittore, contattata ad Algeri, si è detta “sollevata” e ha ringraziato “tutti quelli che si sono mobilitati”.

Reazioni e cosa aspettarsi: un segnale per il futuro

La decisione algerina è stata accolta con favore dalle principali organizzazioni per i diritti umani. Amnesty International ha parlato di “un passo positivo”, ricordando però che “restano molti casi di intellettuali detenuti per le loro idee”. Anche il PEN Club francese ha espresso soddisfazione: “Sansal potrà finalmente ricevere le cure di cui ha bisogno e tornare a scrivere”, ha detto il presidente Philippe Forest.

Sul fronte diplomatico, questa vicenda segna un momento di distensione tra Algeria e Germania, dopo mesi di tensioni anche sul tema migratorio. Resta da vedere se il caso Sansal aprirà la strada a nuovi gesti di apertura da parte delle autorità algerine verso altri detenuti politici.

Per ora, la priorità è il rientro dello scrittore in Europa e l’inizio delle cure mediche. Solo allora – confidano i suoi amici più stretti – Sansal potrà tornare a dedicarsi alla sua vera passione: la letteratura.