Meloni presenta il Piano Mattei: una visione strategica per l’Europa

Meloni presenta il Piano Mattei: una visione strategica per l'Europa

Meloni presenta il Piano Mattei: una visione strategica per l'Europa

Matteo Rigamonti

Novembre 12, 2025

Bruxelles, 12 novembre 2025 – Il Piano Mattei non è più solo un progetto sulla carta. È diventato una vera e propria strategia europea che, secondo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sta già dando i suoi frutti. Lo ha detto chiaramente questa mattina, intervenendo all’evento organizzato dal gruppo Ecr all’Eurocamera, dove ha raccontato i passi avanti fatti dall’Italia e dall’Unione Europea nella cooperazione con l’Africa.

Il Piano Mattei: da progetto a realtà concreta

Il Piano Mattei non è più un’idea, ma una strada concreta che porta risultati”, ha affermato Meloni davanti a europarlamentari, diplomatici e rappresentanti del mondo imprenditoriale. Il progetto, ispirato a Enrico Mattei, punta a rafforzare il ruolo dell’Italia come ponte tra Europa e Africa, favorendo investimenti e collaborazioni in settori chiave come energia, infrastrutture e formazione.

La premier ha ricordato che il prossimo vertice UE–Unione Africana, che si terrà a Luanda, in Angola, sarà un momento decisivo per consolidare questa collaborazione. “Investire nel futuro dell’Africa significa investire nel futuro dell’Europa”, ha sottolineato, evidenziando come la stabilità e lo sviluppo del continente africano siano ormai una priorità anche per Bruxelles.

L’impegno italiano: numeri e risorse in campo

Nel dettaglio, il Piano Mattei coinvolge direttamente 14 Paesi africani. L’Italia ha già stanziato oltre un miliardo di euro per progetti concreti sul territorio, che spaziano dall’energia rinnovabile all’agroindustria, fino alla formazione professionale. A questi fondi si aggiunge il programma europeo Global Gateway, che mette a disposizione più di 1,2 miliardi di euro per sostenere infrastrutture sostenibili e digitalizzazione.

“L’Italia continuerà a fare da ponte tra Europa e Africa, mettendo a disposizione le competenze delle sue imprese, la forza delle sue istituzioni e la sua lunga tradizione di dialogo”, ha aggiunto Meloni. Un passaggio che riassume l’ambizione di Roma: guidare una politica estera capace di unire interessi economici e responsabilità geopolitiche.

Dialogo e rispetto: la chiave italiana

Non si tratta solo di soldi. La premier ha sottolineato l’importanza di un approccio fatto di “umiltà e rispetto”, ribadendo la necessità di ascoltare davvero le esigenze dei partner africani. “Il futuro dell’Europa passa da un’Africa più stabile, più sicura e più prospera. E il futuro dell’Africa passa da un’Europa pronta ad ascoltare, investire e costruire insieme”, ha detto, richiamando lo spirito pratico e visionario di Enrico Mattei.

Fonti diplomatiche presenti all’evento spiegano che la strategia italiana punta a superare la logica degli aiuti tradizionali, preferendo progetti condivisi e partnership alla pari. Un modello che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe rafforzare la presenza italiana in Africa e aiutare a ridurre le cause profonde delle migrazioni.

Prossimi passi: il vertice di Luanda

Il prossimo appuntamento importante è il vertice di Luanda, fissato per il 28 novembre. Lì, i leader europei e africani discuteranno nuove iniziative legate al Piano Mattei. “Sarà un momento fondamentale per far crescere il progetto”, ha confidato un funzionario del Ministero degli Esteri italiano.

Nel frattempo, a Bruxelles cresce l’attenzione verso il modello italiano. Alcuni osservatori europei sottolineano che il successo del Piano dipenderà dalla capacità di coinvolgere davvero i partner africani e di gestire le risorse con trasparenza. Ma per ora – tra dati, dichiarazioni e prime intese operative – il messaggio di Meloni è chiaro: l’Italia vuole essere protagonista nella nuova fase dei rapporti tra Europa e Africa.