Udine, 11 novembre 2025 – Un pomeriggio di paura in via della Roggia a Udine, a pochi passi dalla sede della Regione Friuli Venezia Giulia. Poco dopo le 18, una lite violenta tra due famiglie nomadi è finita in una sparatoria in strada. Il bilancio, ancora provvisorio, conta quattro feriti, tra cui un uomo e i suoi due figli, tutti in condizioni critiche. L’autore del gesto, già identificato, è però fuggito ed è ricercato con urgenza dalle forze dell’ordine.
Lite degenerata in sparatoria: tre feriti gravi
Secondo la ricostruzione degli agenti della polizia scientifica, tutto è successo in pochi minuti. Tutto è partito da una discussione tra due fratelli e un uomo con i suoi due figli. Testimoni raccontano che la tensione è salita rapidamente: uno dei presenti avrebbe puntato un taglierino alla gola dell’altro. La situazione è precipitata quando sono arrivati altri familiari.
I residenti, che hanno assistito alla scena dalle finestre, parlano di circa dieci colpi di pistola sparati. Sul posto, gli agenti hanno raccolto i bossoli che confermano questa versione. L’uomo e i suoi due figli sono stati colpiti e sono rimasti a terra in condizioni critiche. Uno di loro, secondo i soccorritori del 118, è arrivato al Santa Maria della Misericordia privo di segni vitali. È stato subito stabilizzato e operato d’urgenza. Gli altri due sono gravi ma stabili.
Caccia all’uomo: l’assalitore è fuggito nei campi nomadi
L’autore della sparatoria sembra essere uno dei due fratelli coinvolti nella lite. Dopo aver sparato, si è allontanato a piedi, dileguandosi tra le vie del quartiere. Le forze dell’ordine hanno lanciato una vasta ricerca, concentrandosi sia nel luogo della sparatoria sia nei principali campi nomadi della città.
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha voluto tranquillizzare la città con una nota: «In momenti così delicati, ribadiamo la fiducia nelle nostre forze dell’ordine. Sono in costante contatto con il Prefetto. Le indagini stanno procedendo con rapidità e precisione. Il nostro ruolo è sostenere chi lavora per la sicurezza e garantire la presenza delle istituzioni sul territorio». Un messaggio chiaro per calmare i cittadini, ancora scossi.
Testimoni: “Ha sparato alle gambe, voleva solo ferire”
Diversi testimoni hanno detto agli investigatori che l’aggressore avrebbe mirato alle gambe, forse per ferire senza uccidere. «Non sembrava volesse ammazzare nessuno», racconta una donna che abita al secondo piano di un palazzo su via della Roggia. Nonostante questo, il bilancio resta pesante: tre feriti gravi e una quarta persona, il fratello dello sparatore, colpito in modo lieve. Quest’ultimo si è presentato in ospedale solo più tardi, accompagnato da parenti.
Gli inquirenti stanno anche valutando se entrambe le parti coinvolte avessero armi da fuoco. Alcuni testimoni hanno riferito di più persone armate durante la rissa, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.
Via della Roggia blindata, città sotto choc
La zona è rimasta chiusa fino a tarda sera per permettere i rilievi della scientifica e la raccolta delle testimonianze. Sul posto sono arrivate diverse pattuglie di polizia, carabinieri e ambulanze. Le indagini proseguono serrate per fare chiarezza su ogni dettaglio e trovare chi ha sparato.
Nel quartiere, invece, si respira un forte clima di preoccupazione. «Qui non era mai successo nulla di simile», dice un commerciante ancora scosso. Ora tutta Udine aspetta gli sviluppi, mentre i feriti restano ricoverati in prognosi riservata al Santa Maria della Misericordia.
