Apulia Film Commission celebra Pasolini con una proiezione speciale di ‘Teorema’

Apulia Film Commission celebra Pasolini con una proiezione speciale di 'Teorema'

Apulia Film Commission celebra Pasolini con una proiezione speciale di 'Teorema'

Giada Liguori

Novembre 13, 2025

Taranto, 12 novembre 2025 – Cinquant’anni dopo la morte di Pier Paolo Pasolini, l’Apulia Film Commission gli rende omaggio con una serie di proiezioni gratuite del suo celebre film “Teorema”, uscito nel 1968. L’iniziativa, parte del ciclo “Cinema Addiction”, prende il via domani sera, mercoledì 12 novembre, allo Spazioporto-Cineporto di Taranto alle 20.30. Il giorno dopo, giovedì 13, il film sarà proiettato in altre quattro città pugliesi: Bari (Anchecinema), Brindisi (Cinema Impero), Foggia (Sala Farina) e Lecce (Cineporto), sempre alle 20.30.

Pasolini e il fascino di “Teorema”

Sono passati cinquant’anni da quella tragica notte tra il primo e il 2 novembre 1975, quando Pasolini venne trovato morto sulla spiaggia di Ostia. Eppure, la sua figura continua a far parlare e a far discutere. “Teorema” è uno dei suoi lavori più controversi e studiati. Nel cast ci sono nomi come Terence Stamp, Silvana Mangano, Massimo Girotti, Anne Wiazemsky, Andrés José Cruz Soublette, Ninetto Davoli e Laura Betti – che con questo film si aggiudicò la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1968. La trama? Racconta di una famiglia borghese milanese sconvolta dall’arrivo improvviso di un misterioso ospite.

La critica vede in “Teorema” una denuncia dell’aridità della borghesia moderna. Pasolini suggerisce che solo un’esperienza forte – sia essa amorosa, erotica o spirituale – può aprire una porta sulla vera natura dell’uomo. “Non volevo raccontare una storia, ma mostrare una crisi”, disse il regista in un’intervista di quegli anni. E a distanza di mezzo secolo, quella crisi sembra più viva che mai.

Un anniversario che parla ancora a tutti

Le proiezioni in Puglia non sono solo un omaggio formale. “Pasolini resta una voce scomoda, capace di parlare alle nuove generazioni”, ha detto Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission. La scelta di portare “Teorema” in cinque città diverse nasce dal desiderio di “riaprire il dibattito su temi come potere, famiglia, sessualità e ricerca di senso”, ha aggiunto.

A Taranto, Bari, Brindisi, Foggia e Lecce le prenotazioni per le sale sono già numerose. “C’è curiosità, ma anche voglia di confrontarsi con un autore che non ha mai fatto sconti”, ha raccontato un operatore culturale di Bari. L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti.

Il pubblico e il ricordo di Pasolini

Nel pomeriggio, davanti allo Spazioporto di Taranto, si sono già visti i primi spettatori in attesa. Tra loro, studenti universitari, insegnanti e appassionati di cinema d’autore. “Pasolini è stato un intellettuale che ha pagato caro il suo coraggio”, ha detto Marco, 27 anni, studente di lettere. Vicino a lui, una signora sui sessant’anni ricordava: “Quando uscì ‘Teorema’ ero giovane. Mio padre non voleva che lo vedessi. Ora sono qui per capire cosa mi sono persa”.

La memoria del regista romano si mantiene viva grazie a queste iniziative diffuse in tutta la regione. Non si tratta solo di proiezioni: in alcune sale sono previsti brevi incontri con critici e docenti universitari. A Bari, per esempio, il professor Luigi Abiusi dell’Università “Aldo Moro” introdurrà il film con una riflessione sul rapporto tra cinema e letteratura nell’opera di Pasolini.

Un’eredità che non smette di interrogare

Cinquant’anni dopo la morte di Pasolini, il dibattito sulla sua figura resta acceso. Le circostanze della sua scomparsa sono ancora oggetto di indagini e ipotesi, mentre i suoi scritti e film continuano a essere studiati in Italia e all’estero. “Pasolini ci ha lasciato più domande che risposte”, ha osservato Dellomonaco.

Il ciclo “Cinema Addiction” andrà avanti nelle prossime settimane con altri film dedicati ai grandi autori del Novecento. Ma in questi giorni, in Puglia, il nome che torna spesso è ancora quello di Pier Paolo Pasolini: poeta inquieto, regista visionario, intellettuale capace di leggere le contraddizioni del suo tempo – e forse anche del nostro.