Milano, 13 novembre 2025 – Francesco Marchetto, ex comandante della stazione dei carabinieri di Garlasco, torna sotto i riflettori per il suo ruolo nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi e per la sua relazione con Silvia Maria Sempio, zia di Andrea Sempio, ora indagato nel nuovo filone dell’inchiesta. Una storia che mescola cronaca giudiziaria e intrecci personali, riportando alla luce dettagli finora nascosti ma ora decisivi.
Il maresciallo e la relazione con la zia di Sempio: un legame che complica le cose
Le carte processuali e le testimonianze raccolte negli anni raccontano di una relazione tra Marchetto e Silvia Maria Sempio iniziata parecchio tempo prima del delitto di Garlasco. La donna, zia di Andrea Sempio, è coinvolta in un’altra vicenda: nel 2017, secondo i magistrati di Brescia, avrebbe dato 30mila euro al fratello Giuseppe, padre di Andrea, oggi indagato per corruzione, per provare a “comprare” l’archiviazione del figlio. Una mossa che, come spiegano fonti della procura, “complica ancora di più i rapporti tra i protagonisti”.
Marchetto ha sempre detto di non aver mai sentito parlare di Andrea Sempio fino all’apertura dell’ultimo filone d’indagine. “Quel nome? Non l’ho mai sentito finché non è finito sotto indagine”, ha dichiarato in tv. Ma Silvia Maria Sempio ha raccontato agli inquirenti che il maresciallo frequentava casa loro da tempo. Un dettaglio che fa storcere il naso a molti addetti ai lavori, difficili da conciliare con le parole dell’ex comandante.
Il night club e le accuse: Marchetto cliente abituale dell’Exclusive Club
Il nome di Francesco Marchetto era già uscito fuori in un’altra inchiesta, quella sul noto Exclusive Club di Garlasco, un locale famoso per la lap-dance e, secondo la sentenza, per la presenza di donne che adescavano clienti e facevano prostituzione. Nel provvedimento si legge che “è ampiamente accertato” come Marchetto fosse un cliente fisso: “Ci andava più o meno due volte a settimana”, ha raccontato una delle spogliarelliste sentite dagli investigatori.
Non solo: durante un controllo, i carabinieri lo trovarono dentro il locale mentre era ufficialmente in malattia. Un episodio che ha pesato molto e ha portato all’accusa di favoreggiamento della prostituzione. Marchetto, però, non ha mai segnalato alle autorità quello che succedeva nel night.
La condanna per favoreggiamento e peculato: un anno e quattro mesi
L’8 giugno 2013 è arrivata la sentenza: un anno e quattro mesi di carcere per favoreggiamento della prostituzione e peculato. Nel capo d’accusa relativo al peculato si contestava a Marchetto l’uso improprio di un dispositivo Gps e di una telecamera, strumenti usati per tenere d’occhio il marito della donna con cui aveva la relazione – cioè Silvia Maria Sempio.
In sua difesa, Marchetto ha detto che “quel dispositivo si trovava in commercio, non era roba dei carabinieri”. Ha spiegato di aver comprato il Gps e poi rivenduto l’apparecchio alla donna, lasciando però dentro la sua scheda dati. La posizione di Silvia Maria Sempio è stata invece definita più lineare: non ha mai negato i fatti e ha chiuso con un patteggiamento.
Ombre e sospetti: la comunità di Garlasco resta scettica
Il nodo principale resta quello dei rapporti personali e professionali intrecciati negli anni a Garlasco. Qui, dove tutti si conoscono, in molti faticano a credere che il comandante della stazione non sapesse nulla della famiglia della sua compagna. “Difficile pensare che non conoscesse il nipote della donna con cui aveva una relazione”, confida un residente che preferisce restare anonimo.
Intanto, il nuovo filone sull’omicidio Poggi continua a tenere banco. Tra dichiarazioni contrastanti e vecchie conoscenze che riaffiorano, la procura cerca di mettere insieme i pezzi di una verità ancora sfuggente. In questo intreccio, la figura di Marchetto resta al centro, tra passato giudiziario e indagini in corso.
