Inps: Di Matteo annuncia un’apertura verso la collettività

Inps: Di Matteo annuncia un'apertura verso la collettività

Inps: Di Matteo annuncia un'apertura verso la collettività

Matteo Rigamonti

Novembre 13, 2025

Roma, 13 novembre 2025 – Sono passati cento anni da quando l’Inps ha messo piede a Palazzo Wedekind. Oggi, nel cuore pulsante di Piazza Colonna, l’ente ha scelto di festeggiare questo traguardo in un luogo che non è solo la sua casa storica, ma anche un simbolo della sua identità pubblica. L’evento “Palazzo Wedekind: 100 anni di futuro. Un’eredità che guarda avanti” ha riunito amministratori, dipendenti e rappresentanti istituzionali per riflettere sul ruolo dell’Istituto nazionale della previdenza sociale nella società italiana, tra passato e sfide nuove.

Palazzo Wedekind: cento anni al servizio degli italiani

Alle 10.30, sotto le colonne ioniche che segnano l’ingresso, si sono radunati volti noti dell’amministrazione e cittadini comuni. Antonio Di Matteo, consigliere d’amministrazione dell’Inps, ha aperto la cerimonia con parole che hanno subito messo in chiaro il senso della giornata: “L’istituto non è solo chi garantisce la coesione sociale”, ha detto, “ma vuole aprirsi alla collettività, con uno sguardo attento ai giovani e alle loro aspirazioni, culturali, sportive e sociali”.

Il palazzo, acquisito nel 1925 in un’Italia ancora alla ricerca di stabilità dopo la Grande Guerra, è diventato nel tempo un punto di riferimento per milioni di lavoratori e pensionati. Ma, come hanno ricordato gli intervenuti, la sua funzione va oltre la semplice amministrazione: “Palazzo Wedekind è e sarà sempre un luogo al servizio della comunità nazionale”, ha sottolineato Di Matteo, ricevendo un lungo applauso.

Inps tra memoria e innovazione: al centro i giovani e la cultura

Durante l’incontro, durato circa due ore e seguito anche in streaming, si è parlato molto di innovazione e del tentativo dell’Inps di rinnovare il rapporto con i cittadini. “Festeggiamo oggi questo anniversario”, ha ribadito Di Matteo, “ma vogliamo anche mettere in luce l’attenzione che l’Inps riserva alla cultura”.

Il riferimento è alle iniziative degli ultimi mesi: aperture straordinarie degli spazi storici, mostre temporanee, incontri con studenti delle scuole di Roma. “L’obiettivo è rendere questi luoghi sempre più accessibili”, ha confidato una funzionaria, “non solo a chi lavora o viene per pratiche, ma a chi vuole conoscere la storia sociale del Paese”.

Un patrimonio aperto a tutti

La giornata ha visto anche la presenza di ex dipendenti, chiamati a raccontare aneddoti legati al palazzo. “Quando sono arrivata qui la prima volta, nel 1978”, ha ricordato Maria Grazia Fabbri, oggi in pensione, “c’era un rispetto quasi religioso per questi spazi. Ora li vedo pieni di ragazzi, scolaresche in visita: è un cambiamento che fa bene”.

Secondo i dati Inps, Palazzo Wedekind accoglie ogni anno oltre 20mila visitatori tra eventi pubblici e attività istituzionali. Un numero destinato a crescere, spiegano dall’ufficio comunicazione, grazie ai nuovi progetti che aprono il palazzo alla città.

Un secolo di storia, uno sguardo al futuro

Nel pomeriggio sono partiti tour guidati tra i saloni affrescati e le sale dove sono state prese decisioni chiave per il welfare italiano. Alcuni studenti del liceo Virgilio hanno seguito con attenzione le spiegazioni: “Non pensavamo che dietro queste mura ci fosse così tanta storia”, ha detto uno di loro.

Per l’Inps, che oggi conta oltre 400 sedi in tutta Italia, il centenario di Palazzo Wedekind è anche un’occasione per ribadire il proprio impegno verso la comunità nazionale. “È un momento importante per l’Istituto nazionale della previdenza sociale”, ha concluso Di Matteo, “ma soprattutto un impegno costante a servizio degli italiani”.

Un anniversario che guarda avanti, tra ricordi e futuro. E una promessa: restare un punto di riferimento per chi cerca tutela e ascolto in un Paese che cambia.