Roma, 13 novembre 2025 – Lino Banfi torna sul grande schermo con un ruolo che, come dice lui stesso, lo ha fatto “deviare sul serio”. Questa mattina, a Roma, l’attore pugliese ha presentato il suo personaggio in “Oi vita mia”, il primo film diretto dal duo comico Pio e Amedeo – ovvero Pio D’Antini e Amedeo Grieco – in arrivo nelle sale italiane dal 27 novembre. La pellicola sarà distribuita da PiperFilm in circa 500 copie. Un progetto che voleva mostrare un Banfi diverso dal solito, anche se, come confida lui, “senza dirmelo chiaramente”.
Lino Banfi nei panni di Monicelli
Nel film, Banfi è un anziano soprannominato Monicelli, per la sua abitudine di filmare tutto con una vecchia telecamera. Abita in una casa di riposo gestita da Amedeo (Grieco) e vive con la moglie, che ogni giorno lo deve “recuperare” tra mille dimenticanze. “Sul set avevo provato a inserire una battuta che facevo in avanspettacolo”, racconta Banfi, “ma vedevo che non la prendevano bene, era un terreno inutile. Così ho deciso di cambiare strada e ho subito fatto capire che potevano contare su di me”.
Il personaggio di Monicelli, con le sue dimenticanze patologiche e la dolcezza del rapporto con la moglie, richiama inevitabilmente la storia personale di Banfi con la compagna di una vita, Lucia. Un dettaglio che l’attore non nasconde: “È una storia d’amore che non può non ricordare quella con mia moglie”, ha detto ai giornalisti.
Generazioni a confronto: la trama
La commedia si basa sull’incontro-scontro tra due mondi: da una parte gli anziani smemorati della casa di riposo, dall’altra i giovani “casinisti” della comunità di recupero guidata da Pio (D’Antini), appena lasciato dalla compagna. Per una serie di vicende, tra equivoci e gag, i due gruppi finiscono a convivere sotto lo stesso tetto. All’inizio si scontrano, poi imparano a conoscersi e a mettere ordine nelle loro vite, scoprendo i pregi dell’altra generazione.
“Volevamo raccontare con leggerezza il valore dell’incontro tra mondi diversi”, hanno spiegato Pio e Amedeo durante la presentazione. “Banfi ci ha dato molto più di quello che ci aspettavamo: ha portato sul set la sua esperienza, ma anche una profondità che ci ha sorpreso”.
Una commedia che parla di memoria e vita
Per Banfi, “Oi vita mia” arriva dopo quasi settant’anni di carriera e novanta film. “Sono ormai ai tempi supplementari”, ha detto ridendo, “e sono felice di aver fatto questo film. Un ruolo che attraversa quattro generazioni, mentre mi avvicino ai novant’anni, che tutto sommato non sono male”.
Il film segna anche un passo importante per Pio e Amedeo, famosi per i loro show televisivi e ora alla prima esperienza dietro la macchina da presa. La scelta di affidarsi a Banfi – icona della commedia italiana – è stata quasi scontata. “Volevamo un Banfi insolito”, hanno ammesso i due, “ma non avevamo il coraggio di chiederlo direttamente. Lui l’ha capito da solo”.
L’attesa per il 27 novembre
“Oi vita mia” arriva nelle sale il 27 novembre, distribuito da PiperFilm in 500 copie su tutto il territorio nazionale. Tra i fan si respira un’attesa palpabile: molti ricordano Banfi nei suoi ruoli più celebri, ma questa volta – assicurano registi e produzione – il pubblico scoprirà un lato nuovo dell’attore pugliese. “Non è solo una commedia”, ha concluso Banfi, “ma anche un modo per riflettere su cosa conta davvero quando si arriva alla mia età”.
Le prime impressioni raccolte tra gli addetti ai lavori parlano di un film capace di unire ironia e malinconia, senza scadere nel sentimentalismo facile. Una pellicola che promette di far parlare, ma soprattutto di far sorridere. E forse anche commuovere.
