Roma, 13 novembre 2025 – Domani arriva nelle sale italiane una commedia nera che sfida il tabù della morte: si chiama “Due famiglie, un funerale” ed è il primo film diretto da Mark Melville. Ieri sera è stato presentato in anteprima al Cinema Adriano di Piazza Cavour. A guidare il cast ci sono Maurizio Mattioli ed Enzo Salvi, che hanno fatto il loro ingresso tra i flash dei fotografi a bordo di carri funebri firmati Taffo. Un debutto che ha subito messo in chiaro il tono del film: ironico, irriverente, ma mai irrispettoso.
Funerali e risate: la storia di “Due famiglie, un funerale”
Il protagonista è Peppino, impresario funebre romano interpretato da Mattioli. Peppino vive una doppia vita: ha una moglie ufficiale, Lidia (Anita Kravos), e due figli (Giuseppe Marvaso e Francesco Migliorati), ma anche una passione segreta, la spagnola Helena (Isabelle Adriani), con cui ha avuto altre due figlie. Un equilibrio fragile, che si rompe quando Peppino scopre di avere pochi giorni da vivere. Nel frattempo, i figli hanno in mente di rivoluzionare l’impresa di famiglia con idee nuove e poco convenzionali.
Al suo fianco c’è il fedele e un po’ pasticcione Spartaco (Enzo Salvi), che ha raccontato così l’atmosfera sul set: “Ho recitato quasi tutto il tempo con una mano sola”, lasciando intendere che l’altra era impegnata in qualche gesto scaramantico. Salvi ha aggiunto con un sorriso: “Per uno come me, passare quattro settimane tra carri funebri e cimiteri non è stato facile, però alla fine mi sono divertito”.
Un cast che unisce ironia e realtà
Il film, prodotto da Marvaso Production Films insieme a Taffo Funeral Services, vede la partecipazione degli stessi Alessandro e Daniele Taffo – noti per la comunicazione ironica della loro impresa – che interpretano se stessi. Una scelta che ha portato anche a un evidente product placement, già ben visibile durante la premiere romana.
Tra gli altri protagonisti spiccano Fioretta Mari (Olimpia), Andrea Roncato (il Dottore), Angela Valensise (la suocera) e Raffaella Fico (Lucrezia). Giuseppe Marvaso, oltre a essere uno dei figli di Peppino, è anche produttore del film. “Abbiamo lavorato sodo – ha spiegato Mattioli – perché oggi i tempi sono stretti. Una commedia così, in passato, avrebbe richiesto almeno due settimane in più”.
Ironia sulla morte, mai sui morti
Alessandro e Daniele Taffo hanno voluto sottolineare come il film rifletta lo spirito della loro azienda: “Siamo noti per l’ironia con cui affrontiamo un tema delicato come la morte. Abbiamo sempre scherzato sulla morte, ma mai sui morti”. Secondo loro, la pellicola dimostra che si può fare satira senza mancare di rispetto: “Mattioli e Salvi sono riusciti a raccontare con leggerezza una figura come quella del becchino, un lavoro che molti trovano inquietante”.
Un debutto che punta al pubblico
“Due famiglie, un funerale” arriva nelle sale con l’obiettivo di conquistare il pubblico grazie a una miscela di equivoci familiari, umorismo nero e situazioni surreali. Il regista Mark Melville, al suo primo lungometraggio, punta su una comicità che pesca dalla tradizione italiana ma guarda anche ai temi di oggi. “Nelle storie che raccontiamo c’è sempre qualcosa di vero – ha confidato Mattioli – e spesso qualcuno in sala si riconosce: ‘A mio cognato è successo proprio così’”.
Il film sarà distribuito da domani in oltre cento cinema italiani. La produzione punta a superare i 200mila spettatori nelle prime due settimane. Un traguardo ambizioso per una commedia che non ha paura di affrontare argomenti scomodi con leggerezza e intelligenza.
Risate e riflessioni all’uscita dal cinema
Al termine della proiezione romana, applausi e qualche risata liberatoria hanno accompagnato i titoli di coda. “Abbiamo bisogno anche di questo – ha detto una spettatrice uscendo – ridere della morte aiuta a esorcizzarla un po’”. Forse è proprio qui la forza del film: riuscire a far sorridere senza mai perdere il rispetto per ciò che racconta.
