Sushi 2026: Roma e Milano elevano il sake a nuova esperienza gastronomica

Sushi 2026: Roma e Milano elevano il sake a nuova esperienza gastronomica

Sushi 2026: Roma e Milano elevano il sake a nuova esperienza gastronomica

Matteo Rigamonti

Novembre 13, 2025

Roma, 13 novembre 2025 – Il Moon Asian Bar dell’Hotel Valadier di Roma si è guadagnato oggi le Tre Bacchette 2026, il massimo riconoscimento della Guida Sushi del Gambero Rosso, svelata questa mattina allo Spazio Field, nel cuore di Roma. Questa terza edizione racconta la crescita e la maturità della cucina giapponese in Italia, con numeri in aumento e una rete di eccellenze che si allarga da nord a sud.

Guida Sushi 2026: numeri in crescita e locali premiati

Sono 230 i ristoranti recensiti quest’anno, un salto netto rispetto alla scorsa edizione. Le Tre Bacchette, simbolo di qualità e servizio, sono arrivate a 42 locali premiati (erano 31 nel 2025), con 11 nuovi ingressi sparsi lungo tutta la Penisola. Milano resta la capitale del sushi italiano con 12 ristoranti al top (4 new entry), seguita da Roma (6 premiati, 2 novità) e Torino (3 locali, 1 novità). Tra i nomi più importanti, oltre al Moon Asian Bar, spiccano Miyabi di Torino, Azabu10 e Hatsune Zushi at Ronin a Milano, IYO Restaurant e IYO Kaiseki sempre nel capoluogo lombardo, Yamaneko a Udine, Ambar a Firenze, Nomisan a Roma, Ruri Kaiseki e Urubamba a Napoli.

Moon Asian Bar, un successo costruito sul dettaglio

Per il Moon Asian Bar, guidato dallo chef Kenjiro Hashimoto, questo premio è il riconoscimento di anni di lavoro sulla materia prima e di una proposta che mescola rigore giapponese e creatività. “Abbiamo messo tutta l’attenzione sulla qualità del pesce e sul rispetto delle tecniche tradizionali”, ha detto Hashimoto durante la cerimonia. Il locale, dentro l’Hotel Valadier in via della Fontanella, si distingue per la cura maniacale, dal taglio del tonno alle marinature, e per una carta dei sake che cambia spesso. Con sei ristoranti premiati, Roma conferma il suo ruolo centrale nella scena giapponese italiana.

Premi speciali e tendenze emergenti

La presentazione della guida ha assegnato anche quattro premi speciali. Il titolo di “Novità dell’anno” è andato a Ruri Kaiseki di Napoli. Per la “Valorizzazione del sake” sono stati premiati IYO Omakase a Milano e Enosake a Roma. Uni Restaurant di Cervia ha conquistato la miglior carta dei vini, mentre Sentaku Izakaya di Bologna è stato il migliore nella categoria “bere miscelato”. Novità assoluta di questa edizione è l’appendice dedicata ai migliori take-away, botteghe specializzate e izakaya: luoghi più informali dove la qualità resta alta e l’esperienza diventa più autentica e accessibile.

La cucina giapponese in Italia tra tradizione e innovazione

Secondo Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero Rosso, “la cucina giapponese in Italia ha raggiunto un livello che pochi anni fa sembrava impossibile. Nei ristoranti in guida si ritrova quella complessità di cotture, ingredienti e tradizioni che rendono unica la cucina nipponica”. Pina Sozio, curatrice della guida, ha sottolineato come il focus sul sushi dia “uno sguardo privilegiato su una specialità che incarna il rigore della tradizione giapponese. Una semplicità che ha conquistato tutta la Penisola”.

Il boom degli omakase – i menu decisi dallo chef al banco – va di pari passo con la crescita delle izakaya e una maggiore attenzione verso sake e mixology giapponese. In questa guida si vede anche un’apertura alle contaminazioni: ingredienti italiani che incontrano tecniche nipponiche, piatti tradizionali rivisti con tocchi locali.

Un fenomeno in espansione: numeri e futuro

Il successo della cucina giapponese in Italia si vede anche dai numeri: secondo il Gambero Rosso, negli ultimi cinque anni i locali specializzati sono cresciuti del 35%. La domanda resta alta soprattutto nelle grandi città – Milano, Roma, Napoli – ma si fa sentire anche in centri di medie dimensioni e località turistiche. “Il pubblico italiano è sempre più preparato e esigente”, ha ammesso Ruggeri. “Non basta più offrire solo sushi: servono cura nella scelta degli ingredienti, formazione costante e attenzione al servizio”.

La presentazione della Guida Sushi 2026 conferma così una tendenza ormai chiara: la cucina giapponese non è più una moda passeggera, ma una presenza stabile e importante nel panorama gastronomico italiano. E il Moon Asian Bar dell’Hotel Valadier ne è uno degli esempi più concreti.