Assoutenti chiede indennizzi per i passeggeri dei treni: ecco perché è urgente

Assoutenti chiede indennizzi per i passeggeri dei treni: ecco perché è urgente

Assoutenti chiede indennizzi per i passeggeri dei treni: ecco perché è urgente

Giada Liguori

Novembre 14, 2025

Roma, 14 novembre 2025 – Un’altra giornata da dimenticare per chi viaggia in treno, con ritardi che hanno toccato le sei ore su alcune linee dell’Alta Velocità. A lanciare l’allarme è Assoutenti, l’associazione a difesa dei consumatori, che parla di una situazione diventata “impossibile da rimandare” e chiede una revisione delle regole sui diritti dei passeggeri ferroviari, portandole al passo con quelle già in vigore nel trasporto aereo.

Sei ore di ritardo, migliaia di persone bloccate

Fin dalle prime ore del mattino, diversi treni ad alta velocità si sono fermati all’improvviso o hanno rallentato pesantemente. Sulla tratta Roma-Milano, alcuni convogli sono rimasti fermi per più di 360 minuti, secondo le informazioni raccolte da alanews.it. Le stazioni di Firenze Santa Maria Novella e Bologna Centrale si sono subito riempite di passeggeri: valigie abbandonate a terra, telefoni in mano, tutti alla ricerca di notizie dagli altoparlanti. “Non ci hanno detto niente per ore, poi ci hanno dato solo un voucher”, racconta Marco, 41 anni, pendolare romano.

Assoutenti: “Serve una svolta vera per i viaggiatori”

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, sottolinea che “oggi migliaia di persone hanno subito disagi pesanti a causa dei problemi sulla rete ferroviaria”. L’associazione chiede da tempo “un piano serio per ridurre questi guasti e limitare i disagi che ormai sono all’ordine del giorno”. Ma per Melluso il nodo vero è un altro: “Bisogna migliorare l’assistenza ai passeggeri, non basta più il rimborso automatico o i bonus. Questi strumenti non rispecchiano più i danni reali subiti”.

Indennizzi automatici come negli aerei: la proposta di Assoutenti

Per Assoutenti, la soluzione è chiara: introdurre indennizzi automatici che tengano conto del disagio reale vissuto dai viaggiatori, come già succede nel mondo del volo. “Serve – spiega Melluso – un risarcimento giusto e immediato per chi ha perso tempo, impegni e tranquillità durante il viaggio”. Solo così, secondo l’associazione, si potrà ricostruire un rapporto di fiducia tra utenti e ferrovie. Oggi invece i rimborsi sono spesso parziali e le procedure lunghe: “Non si può più andare avanti così”, conclude Melluso.

Un sistema fragile che chiede interventi urgenti

La giornata di oggi conferma, secondo Assoutenti, “la fragilità di un sistema ormai al limite”. I disagi non sono una novità: negli ultimi mesi le segnalazioni di ritardi e cancellazioni improvvise si sono moltiplicate. Solo tra settembre e ottobre, sempre secondo l’associazione, più di 120 treni ad alta velocità hanno accumulato ritardi superiori a un’ora. Una situazione che rischia di diventare strutturale se non si interviene in modo deciso.

Viaggiatori esasperati e soluzioni di fortuna

Tra le stazioni bloccate, la pazienza dei passeggeri ha raggiunto il limite. Qualcuno ha rinunciato al viaggio, altri si sono arrangiati con autobus o car sharing. “Avevo una riunione a Milano alle 14, sono arrivata alle 19”, racconta Francesca, consulente di Torino. Le associazioni dei consumatori chiedono ora un tavolo urgente con il Ministero delle Infrastrutture e i vertici delle ferrovie. L’obiettivo è chiaro: rivedere le regole sui rimborsi e avere più trasparenza sulle cause dei disservizi.

Diritti dei passeggeri: si apre una nuova stagione

Il dibattito sui diritti di chi viaggia in treno è destinato a scaldarsi nelle prossime settimane. Assoutenti ha annunciato che presenterà una proposta ufficiale in Parlamento entro fine mese. Nel frattempo, i pendolari aspettano risposte concrete. E chiedono, come ha detto un passeggero al bar della stazione Tiburtina, “meno scuse e più rispetto per il nostro tempo”.