Colpi mirati: Mosca attacca le industrie militari e il settore energetico in Ucraina

Colpi mirati: Mosca attacca le industrie militari e il settore energetico in Ucraina

Colpi mirati: Mosca attacca le industrie militari e il settore energetico in Ucraina

Matteo Rigamonti

Novembre 14, 2025

Mosca, 14 novembre 2025 – Nella notte appena trascorsa, il ministero della Difesa russo ha annunciato un attacco massiccio con droni e missili contro vari obiettivi in Ucraina. Tra gli armamenti impiegati, spiccano i missili ipersonici Kinzhal, usati per colpire strutture ritenute cruciali per il complesso militare-industriale e il sistema energetico del Paese. La notizia è arrivata intorno alle 7 del mattino, diffusa attraverso il canale Telegram ufficiale del dicastero russo, che ha giustificato l’azione come risposta agli “attacchi terroristici ucraini contro obiettivi civili in Russia”.

Notte di fuoco: droni e missili Kinzhal in azione

Da Mosca fanno sapere che l’operazione si è svolta tra le 2 e le 5 del mattino, con il coinvolgimento di numerosi droni d’attacco e diversi missili, compresi i famigerati Kinzhal, già protagonisti in precedenti fasi del conflitto. Il ministero ha parlato di colpi mirati a “obiettivi del complesso militare-industriale e dell’energia ucraina”, senza però entrare nei dettagli su dove esattamente siano state lanciate le bombe o su quanto gravi siano i danni.

Sul fronte ucraino, fonti locali hanno confermato l’attivazione delle sirene antiaeree in varie zone, tra cui Kiev, Dnipro e Kharkiv. Alcuni residenti hanno raccontato di aver sentito esplosioni forti intorno alle 3:30, soprattutto nella zona industriale a sud della capitale. “Sono state almeno quattro detonazioni molto ravvicinate”, ha detto un abitante del quartiere Solomianskyi, raggiunto telefonicamente.

Mosca: “Risposta agli attacchi ucraini contro i civili russi”

Il ministero della Difesa, guidato da Sergej Shoigu, ha motivato l’attacco come una reazione a presunti atti “terroristici” compiuti dall’Ucraina contro obiettivi civili sul territorio russo. Nel comunicato diffuso all’alba si legge: “Abbiamo colpito infrastrutture che sostengono le capacità militari ucraine”.

Negli ultimi giorni, secondo agenzie internazionali, sono aumentati gli episodi di bombardamenti e incursioni di droni nelle città russe vicine al confine, come Belgorod e Kursk. Mosca accusa Kiev di voler colpire la popolazione civile, mentre il governo ucraino sostiene che gli attacchi mirano solo a obiettivi militari o logistici.

Danni e reazioni: la situazione resta confusa

Al momento è difficile avere un quadro chiaro dei danni causati dall’attacco russo. Secondo alcune prime ricostruzioni dei media ucraini, alcune centrali elettriche nella regione di Dnipro avrebbero subito danni, causando blackout temporanei in diversi quartieri. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha detto che “le squadre di emergenza sono già al lavoro per ripristinare i servizi essenziali”, senza però fornire dettagli su vittime o feriti.

Il portavoce delle forze armate ucraine, Andriy Yusov, ha spiegato che la difesa aerea ha intercettato “la maggior parte dei droni e missili”, anche se alcuni sono riusciti a superare le difese. “Stiamo monitorando tutto in tempo reale”, ha aggiunto Yusov in una breve dichiarazione ai media nazionali.

Cresce la tensione, cresce la paura per l’energia

L’attacco arriva in un momento di forte tensione tra Russia e Ucraina, con il rischio concreto che la già fragile rete energetica ucraina subisca nuovi danni. L’inverno alle porte preoccupa sia le autorità sia la gente comune. Lo scorso anno attacchi simili avevano lasciato milioni di persone senza elettricità per giorni. “Temiamo che la storia si ripeta”, ha confidato un funzionario del ministero dell’Energia ucraino, chiedendo di restare anonimo.

Sul piano diplomatico, le reazioni non si sono fatte attendere. L’Unione Europea ha espresso “profonda preoccupazione” per l’escalation, mentre gli Stati Uniti hanno ribadito il loro sostegno a Kiev. Nessuna dichiarazione ufficiale, invece, dalle Nazioni Unite nelle ore subito dopo l’attacco.

Cosa succederà adesso?

Mentre la giornata va avanti tra controlli sui danni e nuove allerta aeree, la tensione resta altissima lungo tutto il fronte orientale. Le autorità ucraine invitano la popolazione a mantenere la calma e chiedono più aiuti dall’estero per rafforzare le difese. Da Mosca, invece, arriva l’avvertimento che “ogni nuova provocazione avrà una risposta adeguata”.

Il conflitto tra Russia e Ucraina sembra destinato a non fermarsi, almeno per ora. E la notte appena passata – con sirene, esplosioni e blackout – rischia di essere solo un altro, pesante capitolo di una crisi che continua a mordere.