Milano, 14 novembre 2025 – A settembre, l’export italiano ha dato segnali di ripresa dopo mesi di incertezze. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, le esportazioni sono aumentate del 2,6% rispetto ad agosto, mentre le importazioni sono salite del 4,1%. Dietro questo dato c’è soprattutto il ritorno degli Stati Uniti a comprare prodotti italiani, dopo una battuta d’arresto registrata ad agosto.
Export in ripresa grazie ai mercati extra Ue
Dai numeri dell’Istat emerge che la spinta più forte è arrivata dalle vendite fuori dall’Unione Europea, cresciute del 6,4% rispetto al mese precedente. Al contrario, le esportazioni verso i paesi Ue hanno registrato un piccolo calo dello 0,8%. “Sono segnali di una situazione internazionale complicata, ma anche della flessibilità delle nostre imprese”, ha spiegato un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico. Su base annua, poi, la crescita si fa ancora più evidente: +10,5% in valore e +7,9% in volume rispetto a settembre 2024.
Gli Stati Uniti spingono l’export italiano
Il vero protagonista di questa ripresa sono gli Stati Uniti. Dopo il crollo del 21,1% registrato ad agosto a causa dei nuovi dazi americani, a settembre le esportazioni verso gli USA sono aumentate del 34,7% su base annua. Un recupero che ha sorpreso molti addetti ai lavori. “Pensavamo che la battuta d’arresto sarebbe durata di più”, ha detto un responsabile export di un’azienda lombarda. “Invece la richiesta è ripartita subito, soprattutto per alimentari e macchinari”.
Importazioni in rialzo, trainate dai mercati extra Ue
Anche le importazioni sono cresciute a settembre, segnando un +4,1% sul mese precedente e un aumento tendenziale del 9,9% in valore e dell’11,9% in volume. La crescita riguarda sia i mercati extra Ue (+13,7%) sia quelli Ue (+7,2%), segno che la domanda interna resta robusta, nonostante le difficoltà dell’economia globale. “Le aziende stanno facendo scorte e puntando su materie prime”, ha spiegato un analista di Prometeia.
Settori in spinta e scenari futuri
Dalle prime analisi emerge che a beneficiare di più della ripresa sono stati i comparti della meccanica strumentale, dell’agroalimentare e della moda. In particolare, il settore alimentare ha visto una forte domanda dagli Stati Uniti e dal Canada. “Gli ordini sono cresciuti già dalla seconda settimana di settembre”, ha raccontato il responsabile export di un consorzio vinicolo veneto. Intanto, la moda italiana continua a piacere nei mercati asiatici e nordamericani.
Le sfide che restano: dazi e mercati incerti
Nonostante i segnali positivi, restano sullo sfondo alcune incognite. La volatilità dei mercati internazionali e le politiche commerciali degli Stati Uniti potrebbero tornare a mettere pressione sull’export italiano. “La situazione è ancora molto incerta”, ha ammesso un funzionario della Camera di Commercio di Milano. “Le imprese dovranno guardare oltre, cercando nuovi mercati”.
Un segnale di fiducia per l’economia italiana
In attesa dei dati finali sull’ultimo trimestre, la crescita dell’export a settembre rappresenta comunque un segnale incoraggiante per l’economia italiana. Gli esperti sottolineano come il recupero soprattutto nei mercati extra Ue – Stati Uniti in testa – possa aprire nuove opportunità per le aziende italiane nei prossimi mesi. “È una boccata d’aria fresca”, ha commentato un imprenditore del settore metalmeccanico. “Ma bisogna andare avanti con prudenza, perché il quadro internazionale resta incerto”.
