Foti avverte: niente proroghe per il Pnrr

Foti avverte: niente proroghe per il Pnrr

Foti avverte: niente proroghe per il Pnrr

Matteo Rigamonti

Novembre 14, 2025

Bologna, 14 novembre 2025 – Niente proroghe per le scadenze del Pnrr. Il messaggio è arrivato chiaro e diretto dal ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Tommaso Foti, che questa mattina ha parlato all’Assemblea nazionale dell’Anci, in corso alla Fiera di Bologna. “Di proroghe non se ne parla”, ha detto senza mezzi termini davanti a una platea di sindaci e amministratori locali. Il motivo? “Non ci sono più le condizioni politiche e normative che avevano permesso l’accordo originario”, ha spiegato, invitando i Comuni a “concentrarsi e accelerare solo sui progetti Pnrr”.

Scadenze ferme: cosa dice l’Europa

Il tema delle scadenze del Pnrr resta una delle questioni più calde per gli enti locali, alle prese con bandi, gare e cantieri da chiudere entro il 2026. Intervenuto poco dopo le 10.30, Foti ha chiarito che per ottenere una proroga servirebbero cambiamenti in tre diversi regolamenti europei, uno dei quali richiede l’unanimità di tutti gli Stati membri. Un percorso complicato e, al momento, impossibile da realizzare. “Le condizioni che c’erano quando è nato il Pnrr, nel pieno della pandemia, oggi non ci sono più. Il regolamento sarebbe bocciato”, ha detto. Insomma, quella finestra politica si è chiusa.

Attenzione alle false speranze

“Perderemmo tempo e creeremmo aspettative che non si possono mantenere”, ha aggiunto Foti, rivolgendosi direttamente agli amministratori in sala. Il rischio, ha spiegato, è far credere che si possa ottenere una deroga sui tempi per spendere i fondi europei. “Meglio essere chiari fin da subito”, ha ribadito, “piuttosto che inseguire sogni che non si realizzeranno”. Tra i sindaci, la reazione è stata mista: c’è chi ha apprezzato la chiarezza e chi invece ha mostrato preoccupazione per la corsa contro il tempo che li aspetta.

L’appello del ministro ai Comuni

Durante il suo intervento, Foti ha spronato i Comuni a “andare avanti il più possibile” e a “concentrarsi solo sui progetti Pnrr”. L’obiettivo è evitare sprechi di energie e risorse su iniziative che rischiano di non arrivare in tempo. “Accelerare è fondamentale”, ha sottolineato, ricordando che la Commissione europea segue passo passo ogni progresso. In sala, tra gli amministratori, c’erano volti noti come il presidente Antonio Decaro e diversi sindaci di grandi città. Alcuni hanno preso appunti, altri si sono scambiati sguardi preoccupati.

I numeri e le scadenze del Pnrr

Il Pnrr italiano vale circa 191 miliardi di euro, tra prestiti e sovvenzioni. Secondo i dati più recenti del Ministero dell’Economia, oltre il 60% dei fondi è già stato assegnato a progetti concreti. Restano però da completare molti interventi su infrastrutture, digitalizzazione e transizione ecologica. Il termine ultimo per rendicontare le spese è il 31 dicembre 2026. Ogni ritardo può mettere a rischio l’accesso alle ultime tranche di finanziamento.

Sindaci in prima linea: le richieste

Tra i presenti a Bologna non sono mancati i dubbi e le richieste di chiarimento. “Sappiamo che la situazione è difficile – ha detto un amministratore lombardo – ma serve un aiuto concreto per rispettare i tempi”. Altri hanno chiesto al governo di semplificare le procedure burocratiche, troppo lente e complesse. Il presidente dell’Anci, Decaro, ha sottolineato l’importanza di “un dialogo continuo con il governo, per non lasciare indietro nessun territorio”.

La sfida finale: il conto alla rovescia

La partita del Pnrr entra ora nel vivo. Nei prossimi mesi si farà la conta su cantieri e rendicontazioni. Il governo promette controlli serrati e un confronto costante con Bruxelles. Ma per ora la linea è una sola: nessuna proroga. I Comuni italiani sono chiamati a una vera corsa contro il tempo, senza margini di errore.