Milano, 14 novembre 2025 – L’Italia di Gennaro Gattuso ha battuto la Moldavia solo negli ultimi minuti, ma il 2-0 non è bastato a calmare gli animi. Ieri sera, allo stadio San Siro, il commissario tecnico si è lasciato andare a un duro sfogo contro una parte dei tifosi e contro la nuova formula per la qualificazione ai Mondiali. “Ho sentito quello che hanno detto i tifosi, è una vergogna che ci dicano ‘andate a lavorare’”, ha detto Gattuso ai microfoni della Rai subito dopo il fischio finale. “Non lo accetto, ma noi andiamo avanti”.
Gattuso contro i cori e la nuova formula Mondiale
Nel primo tempo, mentre l’Italia faticava a trovare il gol, dagli spalti sono partiti cori di protesta. Alcuni tifosi hanno urlato “andate a lavorare” rivolto ai giocatori. Gattuso, visibilmente contrariato, ha commentato: “È una vergogna. Ho visto un’Italia che ha giocato, loro (la Moldavia, ndr) non hanno mai tirato in porta. Sono molto soddisfatto”. Poi, rivolto indirettamente ai critici, ha aggiunto: “Se siete fermi all’11-1 con la Norvegia è un vostro problema”.
Il ct ha poi puntato il dito contro la nuova formula di qualificazione ai Mondiali, che a suo avviso penalizza le squadre più blasonate. “Nel ’94 c’erano due africane, oggi sono otto”, ha ricordato. “Ai miei tempi le migliori seconde europee andavano direttamente al Mondiale”. Un chiaro riferimento ai cambiamenti della FIFA, che hanno ampliato la partecipazione di squadre da continenti meno rappresentati.
La partita: fatica e gol nel finale
La sfida con la Moldavia è rimasta bloccata a lungo. Il gol che ha sbloccato tutto è arrivato all’82’ con Gianluca Mancini, difensore della Roma, su calcio d’angolo. Poco dopo, Pio Esposito ha firmato il raddoppio, chiudendo la partita e portando tre punti importanti agli azzurri.
Mancini, a bordo campo, ha spiegato: “Sapevamo che avremmo affrontato una squadra chiusa, difficile trovare spazi. Nel primo tempo abbiamo subito solo una ripartenza, ma non siamo riusciti a sbloccarla. In queste partite più passa il tempo, più diventa dura”. Ha aggiunto: “Abbiamo avuto occasioni, ma in certi momenti serviva più calma per capire gli spazi o fare il passaggio giusto. Alla fine ce l’abbiamo fatta”.
Le parole degli azzurri: emozione e voglia di fare
Tra i protagonisti anche Pio Esposito, autore del secondo gol. Il giovane attaccante ha raccontato: “È sempre una grande emozione giocare con questa maglia, segnare ancora di più. Con Retegui mi trovo molto bene, è un attaccante completo. Tutto il nostro reparto è forte”. Poi ha già guardato avanti: “Segnare anche a San Siro contro la Norvegia sarebbe fantastico”.
Anche Sandro Tonali ha commentato la prestazione: “Nel primo tempo, come contro l’Estonia, non siamo stati precisi e non abbiamo segnato. Così la partita è diventata sempre più complicata. Vincere nel finale ci dà tanto per il futuro: ho visto la nostra reazione, avevamo voglia di portare a casa i tre punti”.
Qualificazione, serve compattezza
Gattuso ha ribadito l’importanza di restare uniti: “Sono soddisfatto, abbiamo fatto quello che dovevamo, dando spazio a tanti giocatori. Partite facili non ce ne sono, gli avversari non hanno mai tirato in porta. Sappiamo qual è l’obiettivo e andiamo avanti: è il momento di stare compatti, la squadra sta lottando”.
La prossima sfida sarà di nuovo a San Siro, contro la Norvegia. L’Italia dovrà confermare la buona impressione lasciata nel finale e provare a mettere una seria ipoteca sulla qualificazione in un girone che si sta rivelando più insidioso del previsto. Tutti gli occhi restano puntati su Gattuso e i suoi ragazzi: tra tensioni sugli spalti e regole cambiate, il cammino verso il Mondiale si preannuncia tutt’altro che semplice.
