Los Angeles, 14 novembre 2025 – Ieri, al Fairmont Century Plaza di Los Angeles, l’industria audiovisiva italiana ha fatto sentire la sua voce come partner chiave per le produzioni internazionali. È successo durante il panel “Focus on Italy: a strategic hub for international productions”, organizzato nel corso dell’American Film Market 2025. L’incontro, promosso da Ice – Agenzia per la promozione all’estero, in collaborazione con la Direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura e Cinecittà, ha messo attorno a un tavolo i protagonisti del cinema italiano e americano per parlare di co-produzioni, servizi tecnici e investimenti.
Italia e Stati Uniti: un dialogo concreto sulle co-produzioni
A guidare il dibattito è stato Roberto Stabile di Cinecittà, con ospiti come Francesca Rotondo, Jacopo Chessa delle Italian Film Commissions, Gary Lucchesi (ex presidente della Producers Guild of America) e Riccardo Neri di Ape. Anche il direttore Ice Los Angeles, Giosafat Riganò, ha preso la parola. Al centro della discussione, l’idea di rinsaldare i legami tra le due industrie attraverso progetti comuni e servizi tecnici sempre più all’avanguardia. “L’Italia oggi ha un sistema di incentivi e infrastrutture che la rende competitiva a livello globale”, ha detto Stabile, sottolineando come il nostro Paese sia ormai una meta privilegiata per produzioni straniere.
Gary Lucchesi premiato: un ponte tra Hollywood e l’Italia
Durante l’evento, la console generale d’Italia a Los Angeles, Raffaella Valentini, ha consegnato a Gary Lucchesi l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia. Un riconoscimento per il produttore – nato a San Francisco da famiglia toscana e oggi presidente del comitato internazionale della Producers Guild of America – che ha dato un contributo importante nel rafforzare i rapporti tra Hollywood e il cinema italiano. “Ho sempre creduto nel valore della collaborazione tra i nostri Paesi”, ha raccontato Lucchesi, ripercorrendo la sua lunga carriera tra Tri-Star Pictures, Paramount e Lakeshore Entertainment. Tra i titoli che ha seguito ci sono “Gli intoccabili”, “Indiana Jones e l’ultima crociata”, “Ghost” e “Il Padrino Parte III”.
American Film Market 2025: la prima volta al Fairmont Century Plaza
La 46esima edizione dell’American Film Market si tiene dall’11 al 16 novembre nella nuova sede del Fairmont Century Plaza, nel cuore di Century City. L’Italia è presente con una delegazione di 14 realtà tra produzione, distribuzione e promozione di location cinematografiche. Tra queste ci sono Filmexport Group, Minerva Pictures, Animoka Studios, Augustus Color, Fargo Film, K+, Mestiere Cinema, Viola Film, Zena Film e Ape. Presenti anche Ifc – Italian Film Commissions e Cinecittà. L’evento resta uno dei momenti più importanti per vendere e sviluppare film e serie indipendenti: ogni anno qui si chiudono accordi per più di un miliardo di dollari. Il programma prevede più di 30 incontri con i protagonisti del settore.
Audiovisivo italiano in crescita: i numeri che contano
Secondo il rapporto Anica 2025, nel 2024 il cinema italiano ha fatto un salto importante: sono stati realizzati 400 lungometraggi, con un aumento del 59% rispetto al 2020. Di questi, 263 sono produzioni completamente italiane (151 di fiction e 112 documentari), mentre le co-produzioni sono arrivate a 103, con un +2% rispetto al 2023. Il costo totale delle produzioni ha superato gli 800 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto all’anno prima. “Questi dati mostrano la forza del settore”, ha commentato Jacopo Chessa, “e la capacità dell’Italia di attirare investimenti dall’estero”.
L’Italia come set internazionale: storie recenti
Negli ultimi anni, molte produzioni straniere hanno scelto l’Italia come location. Tra le più note, la serie Netflix Ripley, girata tra Roma, Venezia, Napoli e Palermo; “Hotel Costiera” di Lux Vide per Prime Video, ambientata a Positano; la seconda stagione di “The White Lotus” di HBO, a Taormina; e “Those About to Die” di Roland Emmerich, realizzata negli studi di Cinecittà. Anche “Challengers” di Luca Guadagnino, con Zendaya, ha contribuito a rafforzare l’immagine dell’Italia come polo di produzione internazionale.
Un sistema integrato per attrarre produzioni straniere
Il padiglione italiano all’AFM 2025 riunisce realtà attive in tutta la filiera: sviluppo e produzione di film, serie e documentari; animazione; vendite internazionali; post-produzione (montaggio, color correction, effetti visivi, audio) e restauro; servizi esecutivi e gestione delle location. Le film commission italiane supportano le produzioni nello scouting delle location, nelle pratiche burocratiche e nell’accesso agli incentivi fiscali. Un sistema che permette alle produzioni straniere di trovare in Italia un unico interlocutore per contenuti, servizi tecnici e opportunità di co-produzione.
Futuro italiano: sempre più hub internazionale
La presenza italiana all’American Film Market 2025 conferma il ruolo crescente del nostro Paese come centro strategico per le produzioni internazionali. Incentivi fiscali, competenze delle maestranze e infrastrutture di qualità continuano ad attirare investimenti da tutto il mondo. “Siamo pronti a spingere ancora di più su questa collaborazione”, ha concluso Francesca Rotondo di Cinecittà. Un messaggio chiaro arriva da Los Angeles: il dialogo tra Italia e Stati Uniti non si è mai spento.
