Kiev, 14 novembre 2025 – Nella notte tra il 13 e il 14 novembre, la Russia ha scatenato un pesante attacco su Kiev, bombardando la capitale ucraina con centinaia di missili e droni. Le autorità locali parlano di almeno tre feriti. Le esplosioni sono iniziate poco dopo mezzanotte, intorno alle 00:45, scuotendo diversi quartieri della città. Il sindaco Vitali Klitschko ha confermato che i resti di un drone hanno colpito un palazzo di cinque piani nel quartiere Dniprovskiy, mentre un incendio è scoppiato in un edificio della zona di Podilskyi.
Notte di fuoco su Kiev: esplosioni e danni in città
Chi era sveglio ha sentito le prime esplosioni nel cuore della notte, quando la città era ancora avvolta nel silenzio. “Un boato fortissimo, poi le sirene”, racconta Olena, una residente di Dniprovskiy, raggiunta al telefono intorno alle 2 di mattina. I vigili del fuoco sono arrivati subito, ma le fiamme hanno divorato parte dell’edificio colpito dai detriti. Klitschko parla di almeno tre persone portate in ospedale. Le condizioni non sarebbero gravi, ma la paura ha tenuto svegli tanti abitanti per ore.
Allarme su più fronti: attacchi in tutto il Paese
L’Aeronautica militare ucraina spiega che non è stata solo Kiev a essere colpita. “Decine di droni hanno preso di mira le regioni centrali, meridionali e orientali”, si legge in una nota diffusa all’alba. Nel frattempo sono stati lanciati anche missili da crociera e balistici contro obiettivi strategici sparsi. Gli allarmi antiaerei sono risuonati in tutto il Paese, costringendo milioni di persone a rifugiarsi nei bunker, nei sotterranei, nelle stazioni della metropolitana. “Abbiamo passato ore chiusi nei rifugi, senza sapere cosa stesse succedendo sopra di noi”, racconta un giovane studente del quartiere Shevchenkivskyi.
Blackout e disagi: la città in difficoltà
Dopo gli attacchi, si sono registrate interruzioni di corrente in vari quartieri di Kiev. In alcune zone il blackout è durato ore, rallentando i soccorsi e le squadre di emergenza. “Stiamo lavorando per far tornare la luce il prima possibile”, ha detto un portavoce della compagnia energetica DTEK. Anche i trasporti pubblici hanno subito ritardi e sospensioni temporanee. Le scuole invece resteranno chiuse per tutta la giornata.
La risposta internazionale e il clima di tensione
Questo attacco arriva in un momento di forte tensione tra Russia e Ucraina, con un conflitto che va avanti da più di due anni. Le autorità ucraine hanno condannato duramente l’azione russa, parlando di “un tentativo di terrorizzare i civili”. Dal Cremlino, invece, nessuna dichiarazione ufficiale nelle ore subito dopo i bombardamenti. Intanto la comunità internazionale osserva con attenzione: fonti europee hanno espresso “profonda preoccupazione” per l’aumento delle ostilità.
Kiev sotto shock: le storie della notte
Questa mattina le strade di Kiev sono lente, tra gente ancora scossa da ciò che è successo. “Non ci abitueremo mai a questi attacchi”, dice una donna all’uscita della metro. Negozi aperti in ritardo, altri chiusi. Le sirene antiaeree continuano a suonare a intermittenza, segno che la tensione resta alta.
Secondo i dati delle autorità, il numero dei feriti potrebbe salire nelle prossime ore, mentre si continua a lavorare per soccorrere e fare un bilancio dei danni. Al momento non si segnalano vittime certe. La popolazione resta in allerta, pronta a rifugiarsi di nuovo se serve.
Che futuro per Kiev? I timori dopo il raid
Il raid notturno è tra i più pesanti degli ultimi mesi. Gli esperti militari dicono che la Russia vuole colpire infrastrutture chiave e seminare paura tra la gente. “La situazione resta molto incerta”, spiega un funzionario della difesa ucraina. In città si respira una tensione costante. Solo nelle prossime ore si potrà capire quanto sono gravi i danni e se questa notte segna una nuova fase del conflitto.
Per ora, Kiev si sveglia ancora una volta tra allarmi e la sua quotidiana forza di resistere.
