Webuild supera le aspettative: ordini a 9,3 miliardi dall’inizio dell’anno

Webuild supera le aspettative: ordini a 9,3 miliardi dall'inizio dell'anno

Webuild supera le aspettative: ordini a 9,3 miliardi dall'inizio dell'anno

Giada Liguori

Novembre 14, 2025

Milano, 14 novembre 2025 – Webuild ha fatto sapere oggi di aver incassato, da gennaio a oggi, nuovi ordini per 9,3 miliardi di euro, con più del 98% delle commesse ottenute in zone a basso rischio. La società milanese ha comunicato che, sommando questi ultimi contratti, il totale degli ordini raccolti tra il 2023 e il 2025 arriva a circa 45 miliardi, quasi 10 miliardi in più rispetto agli obiettivi fissati dal piano industriale “Roadmap al 2025 – The Future is Now”.

Ordini record, obiettivi superati

Webuild precisa che in questi numeri non sono ancora inclusi i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina e le infrastrutture ferroviarie e stradali collegate. “Abbiamo costruito uno dei portafogli ordini più grandi del settore”, ha detto un portavoce, sottolineando che questo offre “una chiara visibilità sui ricavi futuri” e rappresenta una solida base per il prossimo piano industriale. La società, con sede in via Tolmezzo a Milano, si avvia a chiudere il triennio con risultati operativi molto sopra le aspettative iniziali.

Presenza globale e pipeline solida

La pipeline commerciale a breve termine raggiunge circa 77 miliardi di euro. Queste opportunità si concentrano in Europa, Australia, Nord America e Medio Oriente, territori dove Webuild è presente da anni. Nel terzo trimestre del 2025, l’attività commerciale ha preso slancio: le gare in attesa di aggiudicazione sono salite a 18,5 miliardi, rispetto agli 11 miliardi di luglio. A questo si aggiungono oltre 14 miliardi di gare in preparazione, con esiti attesi soprattutto nel 2026.

Numeri in crescita e prospettive

La società ha confermato le previsioni per l’anno in corso: ricavi oltre 12,5 miliardi, un Ebitda superiore a 1,1 miliardi e una posizione di cassa netta sopra i 700 milioni. “Il trend positivo fa pensare a un possibile ulteriore aumento della crescita”, si legge nella nota diffusa stamattina. Gli analisti, ascoltati nelle prime ore, hanno evidenziato come la solidità del portafoglio ordini e la diversificazione geografica siano due punti chiave per la stabilità futura del gruppo.

Nuovi scenari e strategie

Il superamento degli obiettivi del piano “Roadmap al 2025” apre la strada a una nuova strategia per i prossimi anni. Fonti interne rivelano che l’azienda sta già lavorando a una revisione delle priorità, puntando soprattutto sui mercati esteri e sulle grandi infrastrutture sostenibili. “La pipeline è ampia e ben distribuita”, ha spiegato un dirigente della divisione internazionale, “e ci permette di guardare con fiducia alle prossime sfide”.

Un segnale forte per il settore

Nel mondo delle grandi opere, il risultato di Webuild viene letto come un segnale di vitalità per tutto il comparto costruzioni. In Italia, il settore ha visto negli ultimi mesi una ripresa degli investimenti pubblici e privati, soprattutto nelle infrastrutture strategiche. Il portafoglio ordini record – tra i più consistenti in Europa – mette il gruppo milanese in una posizione di vantaggio rispetto ai principali concorrenti internazionali.

Cosa succederà nei prossimi mesi

Ora resta da vedere come andranno le gare ancora in attesa di aggiudicazione e quali effetti avranno sui risultati finanziari del 2026. Gli occhi sono puntati anche sull’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina, che potrebbe rafforzare ancora di più la leadership di Webuild nelle grandi infrastrutture. Nel frattempo, l’azienda conferma la propria solidità finanziaria e guarda avanti con fiducia: “Siamo pronti a nuove sfide”, ha concluso il management durante la conference call con gli investitori.