Ricostruire la fiducia: la sfida per rilanciare la crescita del Paese

Ricostruire la fiducia: la sfida per rilanciare la crescita del Paese

Ricostruire la fiducia: la sfida per rilanciare la crescita del Paese

Matteo Rigamonti

Novembre 15, 2025

Napoli, 15 novembre 2025 – Ritrovare fiducia in Italia e dare nuovo slancio ai corpi intermedi: sono questi i temi al centro della 106ª assemblea nazionale di Manageritalia, svoltasi oggi a Napoli, all’Hotel Royal Continental. In un momento segnato da incertezze economiche e sociali, la federazione dei dirigenti e quadri del terziario ha riunito manager, esperti e rappresentanti delle istituzioni per discutere come superare la diffusa sfiducia e costruire una nuova narrazione del Paese, basata su coesione e responsabilità condivisa.

Fiducia ai minimi: i dati Ipsos raccontano un’Italia in difficoltà

Le ultime ricerche di Ipsos, presentate durante l’assemblea da Nando Pagnoncelli, mostrano un’Italia con un clima sociale molto negativo. Il 74% degli italiani pensa che il Paese stia andando nella direzione sbagliata, e il 71% ha una visione pessimista dell’economia. Eppure, come ha ricordato Pagnoncelli, “in Italia il divario tra percezione e realtà è enorme: i dati economici sono migliori che in molti altri Paesi, ma la sfiducia resta altissima”.

L’occupazione e l’andamento dell’economia sono considerati dal 57% degli intervistati i problemi più gravi a livello nazionale, anche se solo il 34% li avverte come un rischio immediato nel proprio territorio. Molto diffusa è la percezione di un aumento della povertà (74%) e delle disuguaglianze (75%). Solo il 41% si vede come parte del ceto medio o superiore, mentre il 55% si dice insoddisfatto della propria situazione economica. La fiducia nelle istituzioni è debole: il 49% non si fida, anche se il 42% conserva ancora qualche speranza.

Manager e imprese chiamati a fare la differenza

In questo scenario, Manageritalia ha rilanciato il ruolo della managerialità consapevole e delle imprese che investono in responsabilità sociale, formazione e legami con il territorio. “Ricostruire la fiducia non è solo un obiettivo politico o economico, è una sfida che riguarda tutti: istituzioni, imprese, media, scuola e cittadini”, ha detto Marco Ballarè, presidente di Manageritalia. “Il Paese è fermo da troppo tempo. Serve cambiare passo e mettere in campo una visione nuova del lavoro, che sappia unire il senso per le persone con le opportunità delle nuove tecnologie”.

Ballarè ha sottolineato la necessità di riforme strutturali per aumentare la produttività, sostenere la competitività e premiare il lavoro di qualità. Serve una politica industriale che punti sul terziario avanzato, la digitalizzazione, la transizione green e la formazione. Ma soprattutto, ha ricordato, serve ricostruire la fiducia: “La fiducia delle famiglie, dei cittadini, delle imprese”.

Corpi intermedi, tra dialogo e innovazione

L’indagine Ipsos evidenzia che per il 41,2% della popolazione attiva i corpi intermedi devono contribuire allo sviluppo e al benessere del Paese. Il 31,4% li vede come chi deve colmare le lacune delle politiche pubbliche; il 20,8% come mediatori tra le decisioni delle autorità e l’opinione pubblica; il 22,6% come promotori di una cultura della collaborazione “dal basso”. Solo il 16,8% li considera difensori esclusivi degli interessi dei loro associati.

Ballarè ha rilanciato l’idea di raccontare un’Italia che funziona: “Un’Italia che innova e include, senza nascondere le difficoltà”. Ha citato l’impegno contro l’evasione fiscale e le iniziative per sostenere la natalità come esempi concreti. “Dobbiamo uscire dalla narrazione del declino senza speranza e tornare a credere nel potenziale italiano”, ha aggiunto.

Un appello per guardare avanti con responsabilità

L’assemblea si è chiusa con un invito a guardare al futuro con chiarezza ma anche con fiducia. “Solo investendo in conoscenza, coesione e responsabilità potremo uscire dal ripiegamento su noi stessi”, ha ribadito Ballarè. Manageritalia vuole essere protagonista di questo percorso, rafforzando il ruolo dei manager e dei corpi intermedi come motori di dialogo, innovazione e inclusione.

Pagnoncelli ha concluso ricordando che “costruire relazioni di fiducia con dipendenti, stakeholder e comunità è compito dei manager. Solo così le imprese possono diventare leve di fiducia e innovazione”. Un messaggio raccolto dai tanti volti noti del mondo produttivo campano presenti in sala, che hanno lasciato Napoli con la consapevolezza che la sfida della fiducia passa anche da qui: dal coraggio di raccontare ciò che funziona e dalla voglia di ricostruire legami sociali più solidi.