Garlasco: scontro acceso tra il legale di Venditti e la procura sulla corruzione dell’ex pm

Garlasco: scontro acceso tra il legale di Venditti e la procura sulla corruzione dell'ex pm

Garlasco: scontro acceso tra il legale di Venditti e la procura sulla corruzione dell'ex pm

Matteo Rigamonti

Novembre 16, 2025

Milano, 16 novembre 2025 – Il caso Garlasco si fa sempre più rovente. Venerdì 14 novembre, il confronto tra il legale dell’ex pm di Pavia, Mario Venditti, e la procura di Brescia è esploso in un acceso scontro. Tra accuse reciproche e richieste di rispetto delle istituzioni, la tensione è salita alle stelle. Al centro della vicenda c’è l’inchiesta per corruzione: Venditti è sospettato di aver agevolato l’archiviazione di Andrea Sempio – indagato per l’omicidio di Chiara Poggi – in cambio di presunti favori dal padre di Sempio nel 2017.

Scontro infuocato in aula, la difesa contro la procura

Il confronto si è acceso davanti al tribunale del riesame di Brescia, dove l’avvocato Domenico Aiello, difensore di Venditti, ha chiesto il dissequestro dei dispositivi informatici dell’ex magistrato. Ma i pubblici ministeri non si sono presentati in aula. Una scelta che Aiello non ha risparmiato critiche: “Si sono comportati in modo ipocrita”, ha detto ai giornalisti nei corridoi del palazzo di giustizia. “Non sono venuti, nonostante si trattasse di un riesame contro un loro ex collega”. Parole che hanno subito acceso la miccia.

La procura: “Serve rispetto e moderazione”

La procura di Brescia ha replicato nel pomeriggio con un comunicato firmato anche dal procuratore generale Guido Rispoli. Nel testo si invita a mantenere “moderazione e rispetto” durante il confronto in tribunale. “Gli attacchi sopra le righe da parte di un difensore, in un’inchiesta molto seguita dai media, rischiano di far uscire il processo dal binario giusto”, si legge. La nota ricorda che i magistrati non possono commentare pubblicamente le indagini in corso. “Crediamo che il riserbo sia fondamentale per proteggere la presunzione di innocenza dell’indagato”, aggiungono i vertici della procura. Ma sottolineano anche che “moderazione e rispetto per l’avversario devono guidare tutti in aula”.

Difesa in allarme: “La reputazione di Venditti è stata distrutta”

La risposta dell’avvocato Aiello non si è fatta attendere. Ha bollato le accuse a Venditti come “bugie e imprecisioni”. Per lui, il suo assistito è vittima di un’“aggressione senza precedenti”, un attacco a un ex magistrato con 44 anni di carriera. Aiello ha ricordato che, il 26 settembre scorso, la notizia dell’indagine è stata diffusa a tappeto dai media, mentre lui stesso non era ancora arrivato a casa di Venditti, dove era in corso una perquisizione. “Il dovere di lealtà, onestà e soprattutto riserbo… sono valori che rispetto sempre”, ha detto ai giornalisti. “Ma la reputazione di Venditti è stata distrutta pubblicamente, altro che riserbo”.

Tensione alle stelle in attesa dei prossimi sviluppi

La tensione tra le parti è palpabile. Da una parte la procura, che insiste sull’importanza di mantenere il dibattito entro i limiti istituzionali; dall’altra la difesa, che accusa i magistrati di aver alimentato una vera e propria gogna mediatica contro l’ex pm. Sullo sfondo resta l’indagine principale: l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, e le presunte pressioni per chiudere la posizione di Andrea Sempio.

Nelle prossime settimane sono attese nuove mosse sia da parte degli inquirenti che della difesa. Nel frattempo, il caso continua a spaccare non solo le aule di tribunale ma anche l’opinione pubblica locale. In paese, tra i bar del centro e davanti al municipio, non si parla d’altro. “Qui ormai nessuno si fida più di nessuno”, confida un residente che preferisce restare anonimo. Forse solo quando la giustizia farà il suo corso si potrà ricomporre questa frattura, che oggi sembra ancora molto profonda.

Per ora, tutto resta fermo tra carte bollate e dichiarazioni incrociate. Una cosa è certa: il caso Garlasco continua a far parlare e a dividere.