Il condono in Campania: un voto di scambio sotto accusa

Il condono in Campania: un voto di scambio sotto accusa

Il condono in Campania: un voto di scambio sotto accusa

Matteo Rigamonti

Novembre 16, 2025

Napoli, 16 novembre 2025 – L’emendamento al decreto di bilancio presentato da Fratelli d’Italia ha riacceso un acceso dibattito politico in Campania e oltre. Le opposizioni parlano di una riapertura della strada a un nuovo condono edilizio, proprio a poche settimane dalle elezioni regionali. Per Piero De Luca, segretario regionale del Partito Democratico, si tratta di “un atto gravissimo”. Secondo lui, la maggioranza cerca solo di raccogliere voti, invece di affrontare davvero l’emergenza abitativa.

Condono edilizio, accuse di voto di scambio

L’emendamento, inserito nella manovra finanziaria e discusso ieri sera a Montecitorio, prevede la possibilità di sanare alcune forme di abusi edilizi commessi negli anni passati. De Luca non ci va leggero: “Non risponde ai bisogni reali delle famiglie, ma sembra un chiaro voto di scambio politico”. Il riferimento è evidente: in Campania, dove l’edilizia irregolare è un problema noto, il tema della casa è al centro della campagna elettorale.

Non mancano le battute taglienti. “Manca solo che per completare la campagna elettorale regalino un set di pentole, un aspirapolvere e una bici con cambio Shimano”, ha detto ieri mattina a Napoli durante una conferenza stampa. Una frase che ben fotografa lo scontro acceso tra maggioranza e opposizione.

Il piano casa sparito e le priorità in discussione

Al centro delle critiche c’è anche la promessa, fatta pochi mesi fa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di un piano casa da 15 miliardi. Per De Luca, quella misura “è sparita nel nulla”, lasciando spazio invece a “un ennesimo condono per prendere voti”. Non è solo una questione tecnica: per il Pd campano, il governo usa la questione casa per intercettare il malcontento di chi vive in case non regolari.

Da Palazzo Chigi fanno sapere che l’emendamento “non è un condono generalizzato”, ma una risposta a casi specifici e limitati. I dettagli, però, non sono ancora stati resi noti del tutto. Da quello che si sa, la norma dovrebbe regolarizzare piccoli abusi fatti prima del 2017, escludendo però le zone vincolate o a rischio idrogeologico.

Reazioni sul territorio e in politica

Il tema del condono edilizio riguarda da vicino molte zone della Campania. A Casalnuovo, Torre Annunziata e Giugliano, dove sono stati censiti migliaia di immobili irregolari, il provvedimento potrebbe cambiare la vita di molte persone. Ma tra i sindaci c’è prudenza. “Serve chiarezza su come si applicherà la norma”, ha detto ieri sera il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni. “Non possiamo correre il rischio di nuovi problemi ambientali o sanatorie senza regole”.

Anche il Movimento 5 Stelle si è schierato contro. In una nota i parlamentari campani hanno parlato di “un regalo agli abusivi” e hanno chiesto al governo di puntare invece su politiche per l’edilizia popolare. La Lega, invece, difende l’emendamento: “Vogliamo dare certezze a chi vive nell’incertezza da anni”, ha detto il deputato Gianluca Cantalamessa.

Emergenza abitativa: un nodo ancora irrisolto

Resta sul tavolo il problema dell’emergenza abitativa. Secondo l’Osservatorio nazionale sulla casa, in Campania più di 60mila famiglie vivono in condizioni difficili o in case fuori norma. Per molti, la sanatoria è una speranza concreta; per altri, rischia solo di far crescere nuove irregolarità e tensioni sociali.

Il dibattito in Parlamento continuerà nei prossimi giorni. Intanto, tra le strade di Napoli e i quartieri popolari della provincia, la notizia ha già acceso discussioni tra residenti e commercianti. “Qui si aspetta sempre una soluzione vera”, racconta Antonio, 54 anni, proprietario di un negozio a Ponticelli. “Ma sembra che si pensi sempre più alle elezioni che ai problemi della gente”.

La partita politica è appena cominciata. E il condono edilizio torna a dividere la Campania.