Il ristoratore attaccato sui social dopo la gaffe sulle pizze: Scherzavo!

Il ristoratore attaccato sui social dopo la gaffe sulle pizze: Scherzavo!

Il ristoratore attaccato sui social dopo la gaffe sulle pizze: Scherzavo!

Matteo Rigamonti

Novembre 16, 2025

Montecatini Terme, 16 novembre 2025 – Ieri sera, poco dopo le 20, sedici turisti taiwanesi sono entrati nella pizzeria “Dal Pazzo” in via Toti, a Montecatini Terme. Hanno ordinato cinque pizze e tre birre, poi si sono sistemati ai tavoli in fondo al locale, chiacchierando tra loro senza immaginare cosa sarebbe successo poco dopo. Il proprietario, Patrizio Pazzini, li ha ripresi con il cellulare e ha pubblicato il video sui social, accompagnandolo con insulti a sfondo razzista. In poche ore la vicenda è esplosa, scatenando indignazione in Italia e a Taiwan.

Il video choc che ha fatto il giro del web

Nel video, inizialmente postato sulla pagina Facebook della pizzeria e poi rilanciato su TikTok, si sente chiaramente la voce di Pazzini: “Da dove venite? Dalla Cina?”, chiede al gruppo. Uno dei turisti risponde sorridendo: “Taiwan”. La risposta del ristoratore è netta: “Taiwan? Andatevene a fanc***!”. Poi, guardando la telecamera, aggiunge in italiano: “Non capiscono nemmeno l’inglese!”. I clienti continuano a mangiare, apparentemente ignari del tono delle parole. Qualcuno ride, forse pensando a uno scherzo. Solo dopo la diffusione del video – e la sua traduzione sui social taiwanesi – è diventato chiaro il peso delle parole.

La bufera tra Italia e Taiwan

Il video ha iniziato a circolare velocemente anche fuori dall’Italia. I media di Taiwan hanno ripreso la vicenda, sottolineando l’offesa contenuta nelle frasi rivolte ai turisti. Sui social, soprattutto su X (ex Twitter) e Facebook, sono spuntati centinaia di commenti di sdegno. Alcuni hanno chiesto il boicottaggio della pizzeria, altri hanno segnalato l’episodio alle autorità. “Non ci aspettavamo un’accoglienza del genere”, ha scritto una ragazza di Taipei, che dice di conoscere uno dei turisti. Questa mattina, davanti al locale, erano già arrivati curiosi e giornalisti.

Le scuse arrivate in ritardo

Sotto la pressione delle polemiche, Patrizio Pazzini ha pubblicato un secondo video, con un tono completamente diverso. “Chiedo scusa a tutto il popolo cinese per il video che ho fatto. Vi voglio bene, chiedo scusa anche a tutto il popolo di Taiwan, noi italiani siamo gente molto scherzosa. Forza Cina! Forza Taiwan!”, ha detto su TikTok. Il video ha raccolto migliaia di visualizzazioni in poche ore. Ma per molti non basta: “Non si cancellano certe frasi con una battuta”, ha commentato un utente sotto il post.

A Montecatini cresce il disagio, si teme un danno d’immagine

Montecatini Terme, località termale che vive soprattutto di turismo straniero in autunno, si trova ora a fare i conti con l’imbarazzo. “Non è così che si accoglie chi arriva da lontano”, ha detto Giovanni Bianchi, presidente dell’associazione albergatori. Qualche commerciante avverte il rischio di un danno serio all’immagine: “La nostra città vive di turismo internazionale”, ha ricordato una barista in piazza del Popolo.

Le autorità prendono nota, indagini in corso

La polizia municipale fa sapere che al momento non ci sono denunce formali dai turisti coinvolti. L’episodio però è stato segnalato all’ufficio stranieri della questura di Pistoia per eventuali approfondimenti. Il sindaco di Montecatini Terme, Luca Baroncini, ha espresso il suo disappunto: “Non possiamo accettare episodi di intolleranza o razzismo nella nostra città”, ha detto in una nota diffusa oggi pomeriggio.

Un caso che riapre il dibattito sull’accoglienza turistica

La storia della pizzeria “Dal Pazzo” riporta al centro il tema dell’accoglienza dei turisti stranieri in Italia. In un momento in cui il settore cerca di ripartire dopo anni difficili, episodi come questo rischiano di rovinare la reputazione delle località più visitate. Nelle prossime settimane si vedrà se le scuse del titolare basteranno a calmare le acque o se serviranno interventi più decisi da parte delle istituzioni locali.