Il sorprendente movimento del Sistema Solare: tre volte più veloce del previsto

Il sorprendente movimento del Sistema Solare: tre volte più veloce del previsto

Il sorprendente movimento del Sistema Solare: tre volte più veloce del previsto

Matteo Rigamonti

Novembre 16, 2025

Bielefeld, 16 novembre 2025 – Il Sistema Solare si muove molto più velocemente di quanto pensassimo finora. È questa la sorprendente conclusione di uno studio pubblicato su Physical Review Letters dal gruppo guidato dall’astrofisico Lukas Bohme dell’Università di Bielefeld. L’indagine, frutto di una collaborazione tra Germania e Paesi Bassi, mette in discussione alcune delle idee più radicate sulla struttura dell’universo e apre nuovi interrogativi sulle leggi che lo governano.

Il Sistema Solare corre più forte del previsto

I dati raccolti dal team di Bohme mostrano che il movimento del Sistema Solare nello spazio è circa 3,7 volte più veloce rispetto a quello che dicevano i modelli cosmologici finora accettati. La scoperta nasce dall’osservazione della distribuzione delle radiogalassie, cioè galassie che emettono onde radio molto intense. “Abbiamo notato una concentrazione insolita di radiogalassie nella direzione in cui si muove il Sistema Solare”, ha spiegato Bohme, precisando che la differenza è piccola, ma abbastanza chiara grazie agli strumenti di ultima generazione.

Per arrivare a questi risultati, i ricercatori hanno analizzato i dati della rete europea di radiotelescopi Lofar (Low Frequency Array), unendo queste informazioni a quelle di altri due osservatori radio. Grazie a un conteggio molto preciso delle radiogalassie, hanno rilevato una anisotropia — cioè una distribuzione non uniforme delle galassie a seconda della direzione — più marcata di quanto previsto.

I modelli cosmologici sotto pressione

Il modello standard dell’universo, quello che spiega come si è evoluto dal Big Bang fino a oggi, parte dall’idea che la materia sia distribuita in modo abbastanza uniforme su larga scala. Ma lo studio tedesco suggerisce che la realtà potrebbe essere più complicata. “Se davvero il nostro Sistema Solare si muove così in fretta, dobbiamo rivedere alcune certezze di base sulla struttura dell’universo”, ha ammesso Dominik J. Schwarz, cosmologo e coautore della ricerca.

Da qui nascono due possibili spiegazioni: o il Sistema Solare viaggia più veloce di quanto pensavamo, oppure le radiogalassie non sono distribuite in modo uniforme come si credeva. In entrambi i casi, i modelli attuali si trovano a dover fare i conti con dati nuovi e imprevisti. “Potrebbe essere necessario ripensare alcune delle nostre teorie fondamentali”, ha aggiunto Schwarz.

Un nuovo modo di guardare il cielo

Il risultato è arrivato grazie a un nuovo metodo statistico messo a punto dal gruppo di Bielefeld. Questa tecnica permette di studiare con maggiore precisione come sono distribuite le radiogalassie, sfruttando la sensibilità dei radiotelescopi europei. Gli autori sottolineano che la differenza nella concentrazione delle galassie, rispetto alla direzione del moto del Sistema Solare, non si spiega con i modelli attuali.

“Abbiamo lavorato su dati raccolti in anni di osservazioni”, ha raccontato Bohme. “Solo grazie a questa quantità di informazioni e a strumenti così precisi è stato possibile scorgere una discrepanza così sottile”. Lo studio ha analizzato un campione molto vasto di radiogalassie, sparse in diverse zone del cielo.

Reazioni tra scetticismo e curiosità

La pubblicazione ha acceso dibattiti tra gli esperti. Alcuni astrofisici invitano a mantenere la calma: “Servono conferme indipendenti”, ha detto un ricercatore dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), raggiunto al telefono nel pomeriggio. Altri invece vedono nella scoperta un’occasione per aprire nuovi filoni di studio sulla struttura dell’universo e sulle sue leggi fondamentali.

Il team tedesco, però, resta cauto. “Non possiamo ancora dire nulla di definitivo”, ha detto Schwarz. “Ma è chiaro che qualcosa non torna nei nostri modelli: o ci muoviamo più in fretta, o l’universo è meno uniforme di quanto credevamo”.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Nei prossimi mesi sono previsti nuovi controlli e confronti con dati raccolti da telescopi in tutto il mondo. Gli scienziati sperano che queste osservazioni aggiuntive chiariscano se il Sistema Solare corre davvero così tanto o se, invece, è il momento di rivedere alcune teorie cosmologiche.

In ogni caso, lo studio pubblicato su Physical Review Letters segna una svolta nel dibattito scientifico sulla velocità e sulla posizione del nostro sistema planetario nell’universo. Un tema che, tra numeri, ipotesi e nuove domande, promette di restare al centro dell’attenzione ancora a lungo.